Ottima vendemmia per Montefalco, uno dei territori “cult” del vino italiano e famoso nel mondo soprattutto per il suo Sagrantino, un vitigno impiantato dai Francescani nel Medioevo in terra umbra (e di recente oggetto di studio scientifico e di ricerca sul suo peculiare patrimonio genetico ad opera della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano): “la qualità delle uve - spiega Marco Caprai, viticoltore - è ottima, risultano sane e i mosti ottenuti presentano un livello zuccherino elevato ed equilibrato dal punto di vista del contenuto acido (i dati parlano di 22 gradi babo, di 6,8/7,2 di acidità e di 3,30/3,40 ph). La produzione quantitativa quest’anno ha però subito una forte flessione, superiore di molto ad altre aree vitivinicole d’Italia: circa il 20%”. “L’andamento climatico della stagione estiva, con periodi di caldo elevato, ha fatto anticipare - continua Caprai - la vendemmia di 10 giorni rispetto al tradizionale periodo di raccolta. Ad inizio settembre, però, la vite ha beneficiato di diversi giorni di piogge che hanno consentito il necessario rifornimento idrico alle vigne e, conseguentemente, un ottimale processo di maturazione delle uve. Queste piogge, concentrate in pochi giorni, sono state anche seguite da giornate ventilate e soleggiate ottimali per garantire la sanità delle uve, il raggiungimento delle gradazioni zuccherine desiderate e, quindi, il regolare svolgimento delle operazioni di raccolta: attualmente, è in fase di ultimazione la vendemmia delle uve rosse, tra cui il Sagrantino ed il Sangiovese”.
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