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I MAZZEI: STORIA E CULTURA DELLA VITE E DEL VINO

Marchesi Mazzei
La famiglia Mazzei

“A me piace pensare che il nostro albero genealogico sia una robusta e generosa pianta di vite perchè tutta la storia dei Mazzei è legata costantemente alle vigne, alle cantine e al vino”: con questa immagine Lapo Mazzei - attuale presidente della azienda di Fonterutoli - sintetizza la storia della sua famiglia, che è insieme quella di un’attività fittamente intrecciata alla storia e alla cultura della sua terra di discendenza, la Toscana.
I primi documenti riguardanti i Mazzei - originari di Carmignano, tradizionale zona vinicola - sono dell’inizio del XI secolo, epoca a cui risale lo stemma più antico della famiglia: tre martelli di legno - arnesi tipici dell’arte dei Maestri Bottai e Dogai che fabbricavano botti e barili - sostituiti nel Trecento dalle tre mazze di ferro che figurano nello stemma attuale. A Firenze i Mazzei, senza mai abbandonare l’attività di viticoltori e produttori di vino, partecipano attivamente alla vita mercantile e delle professioni e occupano importanti cariche di governo. Tra di essi, Ser Lapo Mazzei (1350-1412) è Notaio della Signoria fiorentina, Ambasciatore e Proconsole dell’Arte dei Giudici e dei Notai.

Ser Lapo è anche scrittore e autore di un voluminoso e interessantissimo epistolario con il mercante Francesco Datini che viene adesso pubblicato dalla casa editrice Giunti: l’occasione è data dai 600 anni trascorsi dalla citazione del nome “vino di Chianti”, apparso per la prima volta proprio in un contratto commerciale del 1398 a firma del Mazzei. Grazie alla nipote di Ser Lapo, Madonna Smeralda (andata in sposa a Piero di Agnolo da Fonterutoli, ultimo erede della sua stirpe), Fonterutoli e Siepi nel Chianti diventano proprietà dei Mazzei a partire dal 1435.
Scorrendo fra gli annali della famiglia, un’altra figura storica di rilievo è Filippo (1730-1816), viaggiatore, intellettuale, studioso di problemi monetari, amico di George Washington, di Benjamin Franklin e di Thomas Jefferson, da cui fu chiamato per sperimentare la viticoltura in Virginia dove si recò assieme a 40 vignaioli toscani. Filippo Mazzei partecipa anche alla guerra d’Indipendenza americana e contribuisce alla stesura della Costituzione degli Stati Uniti; nel 1789 è a Parigi come diplomatico e scrive rapporti ufficiali e commenti sulla rivoluzione in corso. Un altro Mazzei, Jacopo, è invece Ministro del Granduca di Toscana fino al 1848; suo fratello Francesco, architetto, è autore del restauro del Palazzo del Bargello a Firenze. Un suo nipote, anche lui di nome Jacopo, è un importante economista e studioso che nella sua vita ha dedicato molte cure alla proprietà di Fonterutoli: agli inizi di questo secolo si troverà ad affrontare i problemi dei vigneti distrutti dalla filossera che ricostruirà introducendo tecniche e sistemi innovativi.

Ancora oggi la famiglia Mazzei partecipa direttamente alla conduzione della proprietà: Lapo Mazzei è il presidente della azienda e i figli Filippo e Francesco ne hanno guidato la valorizzazione e la crescita con un approccio imprenditoriale dinamico e moderno che rende oggi quella di Fonterutoli una delle più prestigiose aziende vinicole italiane.

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