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TEMPO DI ASTE: IL 25 NOVEMBRE A ROMA CON “GAMBERO ROSSO/PANDOLFINI” ED IL 30 A MILANO CON CHRISTIE’S. CASTELLO DI FONTERUTOLI TRA LE “BLUE CHIPS” ITALIANE

Castello di Fonterutoli, il grande Chianti Classico conosciuto in tutto il mondo di proprietà della famiglia Mazzei fin dal 1435, sarà tra i protagonisti a novembre delle due più importanti aste italiane: la prima, in programma a Roma (Hotel Hilton) il 25 novembre, è organizzata dal “Gambero Rosso” e dalla casa d’aste di Firenze Pandolfini, ha scopo benefico (il ricavato andrà infatti interamente alla Comunità di San Patrignano) e vedrà un lotto (6 bottiglie) di Castello di Fonterutoli ‘95 Chianti Classico Docg Riserva; la seconda, in calendario il 30 novembre all’Hotel Four Seasons di Milano, è la prima asta di vini in Italia di Christie’s ed è destinata ad entrare nella storia: “si tratterà infatti della vendita più importante mai organizzata nel nostro Paese - dicono gli esperti - sia per la quantità dei lotti offerti (800 lotti dei migliori e più rari vini italiani per un valore complessivo di 700.000 Euro, 1,4 miliardi di lire) che per la qualità e il prestigio delle case vinicole in catalogo (tra le quali: Castello di Fonterutoli, Antinori, Gaja, Tenuta San Guido, Biondi Santi, Quintarelli, Castello di Ama, Avignonesi, Ceretto, San Giusto a Rentennano, Giacosa, Conterno, Dal Forno)”. In particolare, Castello di Fonterutoli sarà all’asta con il Siepi ’97 (3 bottiglie magnum) e con il Castello di Fonterutoli ‘95 Chianti Classico Docg Riserva (1 bottiglia da 3 litri, con etichetta particolare 1398/1998: il Seicentenario del primo documento ufficialmente conosciuto sul “vino di Chianti”, un contratto commerciale datato 16 dicembre 1398 e firmato da Ser Lapo Mazzei, antenato della famiglia vissuto a Firenze tra la metà del Trecento e gli inizi del Quattrocento).
Il ‘95 è stata la prima annata di questo grande vino (prodotto in 95.000 bottiglie, destinato ai principali mercati mondiali, è ottenuto sfruttando nel suo ambiente più nobile - il Chianti Classico - il potenziale qualitativo del Sangiovese) dalla forte personalità che combina perfettamente eleganza e potenza con radici profonde e riconoscibili nel territorio. La bottiglia all’asta è una speciale bottiglia che i Mazzei presentano insieme alle “Antiche lettere di vino del loro antenato Ser Lapo”: la pubblicazione (edita da da Giunti) raccoglie una parte del voluminoso e vivace carteggio intercorso tra Ser Lapo e il grande mercante pratese dell’epoca, Francesco di Marco Datini.

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