E’ un debutto di lusso quello della cantina La Vis nell’enoturismo: il progetto, sul quale l’azienda trentina investirà alla fine 5 milioni di euro si chiama Maso Franch, una struttura risalente al Settecento destinata ad accogliere in futuro viaggiatori di fascia “top”. “Mentre vanno avanti i lavori di ristrutturazione del Maso, che termineranno nel 2004, La Vis si è attivata - spiega il direttore generale della cantina trentina, Fausto Peratoner - nella ricerca di partner prestigiosi per la sua gestione: l’obiettivo è individuare professionalità con esperienze nel turismo di alto livello che sappiano condurre la struttura valorizzandone gli esclusivi punti di forza”.
A partire dalla splendida posizione collinare, alle porte della Valle di Cembra, da cui si domina tutta la valle dell’Adige e Lavis, immerso nei vigneti, circondato da un parco di sette ettari, il Maso metterà a disposizione dei suoi clienti 15 camere ed un raffinato ristorante con 50 posti. A questi si aggiungeranno una sala degustazione, una scuola di cucina ed una foresteria. Da segnalare l’opportunità riservata agli ospiti del Maso di poter degustare ed acquistare in esclusiva il vino prodotto nel vicino vigneto (3 ettari piantati a Riesling Renano e Incrocio Manzoni). Il richiamo storico rende Maso Franch un luogo speciale: recenti scavi archeologici nell’area circostante hanno messo in luce importanti reperti, tra cui le fondamenta di una torretta altomedioevale con funzione di guardia.
Il fascino della storia ha ispirato anche il progetto di restyling del marchio della cantina La Vis, affidato ad uno dei più importanti studi grafici italiani, Robilant & Associati. Il logo scelto per rappresentare l’azienda è una “ruota ancestrale” che riproduce un simbolo già utilizzato più di 2000 anni fa dall’antico popolo dei Reti, i cui vini erano particolarmente apprezzati dagli imperatori romani.
Un rinnovamento d’immagine in grande stile per La Vis (terzo polo della viticoltura trentina), che nel 2001 ha ottenuto un bilancio consolidato di 33 milioni di euro. Un business destinato ad incrementare nel 2002 con i proventi della casa spumantistica Cesarini Sforza (acquisita da La Vis nel luglio 2001 in joint venture con la Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna), portando ad un fatturato totale di 38 milioni di euro. La Vis, guidata dall'enologo Fausto Peratoner, che produce ogni anno 5 milioni di bottiglie, ha messo in cantiere 25 milioni di euro (di cui un terzo sono già stati effettuati) nell’arco dei prossimi cinque anni per investimenti strutturali (in vigna e cantina) e commerciali (incremento della produzione di imbottigliato).
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