Quanto La Vis va oggi a presentare è un nuovo tassello di quel Progetto Territoriale avviato un paio di anni fa e volto alla valorizzazione turistica, economica e culturale di Sorni, una piccola borgata nel comune di Lavis dalla preziosa vocazionalità vitivinicola.
Duecentocinquanta ettari di cui 100 dedicati alla viticoltura di qualità e 80 sotto il diretto controllo produttivo di La Vis per una Doc come sottozona nata nel 1997
Un progetto che ha ancora una volta al centro il territorio di riferimento dell’azienda, e che si aggiunge a quelli messi in cantiere in questi ultimi anni. Da Maso Franch alla cantina Valle di Cembra, dal progetto Chardonnay alla nuova Cantina Ritratti.
Tutti questi, dicevamo, passano attraverso una valorizzazione del lavoro dei suoi 1300 soci, delle loro produzioni, ma anche del sistema trentino.
Sorni ha tutte le carte in regola per esprimere una viticoltura di assoluto pregio ma anche per proporsi in chiave enoturistica.
La Strada del Vino, la nascita di aziende agrituristiche di qualità in grado di accogliere il popolo di eno-appassionati, rappresentano per la borgata opportunità da non perdere, in collaborazione con le istituzioni locali, per proiettare in chiave nazionale ed internazionale questo territorio e le sue produzioni.
La Guida
La Guida ai Sorni è allora uno strumento nuovo, un percorso suggerito, che tende a valorizzare la Storia ma anche la scoperta di luoghi, sottolineando con attenzione le ricchezze presenti non ultime quelle della terra che sapientemente poi combinate si offrono come biglietto da visita per questo borgo.
Andrea Brugnara, giovane architetto, ha saputo andare alla radice di questo borgo proponendo in modo semplice ma attento e rigoroso, il frutto delle sue ricerche. La sua passione per la storia, l’arte e la cultura hanno fatto il resto, corredando l’opera anche con un’ampia documentazione di foto storiche.
Uno strumento prezioso
Nel lancio del progetto la filosofia commerciale non ha potuto prescindere da una ridefinita combinazione di elementi comunicazionali. Vengono studiati nuovo logo e packaging per affrontare le complesse sfide dei mercati globalizzati e vengono messe a punto accurate strategie commerciali.
Ma non basta.
Il successo dei vini Sorni passa attraverso 3 passi fondamentali, ciascuno dei quali non può fare a meno dell’altro.
· Una corretto rapporto qualità/prezzo. La Vis in questo campo è maestra e ha studiato un puntuale posizionamento di prodotto per i due vini
· L’utilizzo di blend dal marcato appeal. Il Teroldego e il Lagrein da una parte, Chardonnay trentino con Nosiola dall’altra, rappresentano scelte ponderate per un consumatore attento e alla ricerca di riscoperti sapori, autentiche espressioni di una determinata zona
· Territorialità. Ormai non solo moda ma una filosofia che oggi applica il consumatore nella ricerca dei prodotti da consumare. E’ l’aspetto più difficile ma anche più entusiasmante da comunicare che richiede del Tempo ma anche un concreto e diretto contatto con il consumatore finale
La Guida che viene oggi presentata si veste allora di significati strategici proprio in chiave territoriale. Sarà diffusa capillarmente assieme alle bottiglie nei diversi mercati proprio per raggiungere quel consumatore finale di cui parlavamo prima.
Nella grande distribuzione con Esselunga con cui è stato di recente siglato un accordo per la distribuzione della linea Sorni, nel Horeca attraverso i fedeli partner della Rinaldi Wine con cui sono state messe a punto una serie di iniziative al riguardo.
Gli obiettivi dell’azienda sono di assoluto rispetto: 500.000 bottiglie nei prossimi 3-4 anni.
Il mercato principale rimane al momento l’Italia dove i vini hanno già fatto comparsa nei salotti prestigiosi di Roma (incontri di ministri UE e altri italiani) e nell’esclusività di alcuni locali (Harry’s Bar). I mercati esteri che meglio hanno risposto alla proposta sono quello tedesco (in particolare il Rosso dei Sorni) assieme a quello svizzero, austriaco e belga. Importante e dalle grandi prospettive anche quello Usa.
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