Finita la vendemmia - proprio in questi giorni sarà completata la raccolta della vendemmia tardiva - il 2006 non poteva probabilmente chiudersi meglio. Se l’annata vitivinicola fa presagire grandi cose a partire dai bianchi e le basi spumante, non da meno sembrano essere le valutazioni offerte sulle guide che tradizionalmente in novembre compaiono nelle edicole. La vera soddisfazione nasce dal giudizio unanime sulle aziende del gruppo La Vis a testimonianza che le attenzioni produttive ed enologiche attivate in questi anni, a garanzia di un ulteriore innalzamento qualitativo, stanno pagando siano esse in Trentino, in Sicilia oppure in Toscana.
Le produzioni La Vis e Valle di Cembra possono contare oltre che sul Ritratto Rosso 2004, giudicato il terzo miglior vino italiano da Luca Maroni, su giudizi veramente lusinghieri circa vitigni “importanti” per il vigneto La Vis quali Chardonnay e Müller Thurgau che nella linea Classica, rispettivamente nelle guide del Gambero Rosso e in quella del L’Espresso hanno vinto l’“Oscar” qualità/prezzo: un settore nel quale La Vis è da sempre azienda che primeggia. Anche il Nìvuro di Santa Tresa ha avuto lo stesso riconoscimento da parte del Gambero Rosso.
Non possiamo poi non parlare dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso assegnati al Chianti Classico Riserva 2003 di Villa Cafaggio, come dei pregevoli giudizi dell’Ais al Cesarini Sforza Trento doc Tridentum 2002 di Cesarini Sforza … ed altri ancora.
A tutti questi si dovrebbero sommare tutti i massimi riconoscimenti ottenuti da queste produzioni all’estero a completamento di un successo che abbraccia le produzioni del Gruppo La Vis sull’intera penisola.
Oltre a questi cavalli di razza, le scuderie dispongono, inoltre, di pregevoli puledri (continuando la metafora): infatti ciascuna Guida segnala numerosi prodotti delle diverse aziende con punteggi medio alti a testimonianza di una qualità diffusa che rende merito a un lavoro certosino lungo un anno su ciascuna varietà d’uva.
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