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LA NUOVA CANTINA VALLE DI CEMBRA: QUANDO DALLA PASSIONE E CULTURA PER IL TERRITORIO MONTANO, CI SI ORIENTA ALLA METICOLOSA CURA DEL DETTAGLIO

La nuova Cantina Valle di Cembra fa compiere un altro importante passo di quel percorso ormai cominciato oltre dieci anni fa dal gruppo La Vis, che ha visto le produzioni della famosa valle trentina trovare man mano spazio, suscitare interesse, attirare l’attenzione dei media i quali scoprivano in questi territori valenze produttive legate all’allevamento della vite forse fino ad allora inimmaginate e talvolta sottovalutate.

La fusione con Cantina La Vis prima, lo sviluppo di un marchio commerciale immediatamente dopo, hanno contribuito non poco a diffondere i valori vitivinicoli di questa Valle al di fuori del Trentino arrivando fin anche a raggiungere la Cina: situazione assolutamente insperata sino a pochi anni fa.

Il fenomeno Müller Thurgau che si sta sviluppando in questi anni con una forte ricerca da parte del consumatore di prodotti dalla spiccata aromaticità hanno fornito ulteriori stimoli ad altri processi di trasformazione, ricerca ed adeguamento tecnologico, affinché la struttura produttiva di Cembra - una delle più alte presenti in Europa - potesse trovare un suo spazio di rilievo nel contesto produttivo nazionale.

Aggiungere l’appellativo “Cantina di Montagna” non è stato casuale bensì voleva da subito indicare la volontà di sottolineare le peculiarità e le vocazionalità di questo importante territorio, che con vigneti posti sino ad oltre 800 metri di altitudine è di assoluto valore anche per le basi spumante. Quella che si inaugurerà a tutti gli effetti intenderà tracciare una via, diventare un fiore all’occhiello per le produzioni vitivinicole di montagna, Müller Thurgau e Pinot Nero in primis.

Non si tratta di dover tracciare nuovi sentieri del gusto, bensì perfezionare e rendere più evidenti successi e consensi che questi vini già oggi raccolgono con il marchio Valle di Cembra nei più prestigiosi concorsi nazionali e non solo (ultimo in termini di tempo il terzo posto del Pinot Nero Vigna di Saosent 2004 nelle “giornate internazionali” del Pinot Nero di Egna).

L’aggiornamento tecnologico ha richiesto impegno economico (5 i milioni di euro investiti negli ultimi 3 anni), la definizione di uno staff qualificato dedicato allo sviluppo del progetto, e il potenziamento di un lavoro già avviato nei vigneti che poteva però contare su una realtà sociale preparata che con orgoglio ha risposto alle sollecitazioni del servizio tecnico-viticolo della cantina.

Presentato anche il nuovo Atlante Viticolo aggiornato e completato con le nuove indicazioni viticolo-agronomiche della Valle di Cembra che per tanti versi celebra quella “rivoluzione colturale” che la zonazione compiuta tra gli anni ‘80 e ‘90 ha permesso di compiere (con la valorizzazione delle microzone) e grazie anche alla quale oggi la La Vis è uno dei primi dieci gruppi italiani del mondo del vino.

I lavori compiuti utilizzando tecnologie all’avanguardia (lavorazioni in iper-riduzione per preservare l’aromaticità, nuove centrali, presse di ultima generazione ...) rappresentano garanzia per ulteriori innalzamenti della qualità e premessa per quegli obiettivi che Cantina La Vis e Valle di Cembra con la neonata commerciale Ethica si è impegnata a raggiungere nel medio periodo.

Se oggi sono 300.000 le bottiglie commercializzate con questo marchio, nei prossimi anni si prevede di raggiungere 1 milione di bottiglie e la forte struttura commerciale potrebbe permettere di sviluppare nuove opportunità in altre parti del mondo. Le nuove ambizioni della Cantina Val di Cembra devono un importante contributo ai Patti Territoriali, alle amministrazioni provinciale e comunale, alle associazioni del luogo volte alla valorizzazione del prodotto vino ma soprattutto alle persone che le hanno rappresentate, che hanno capito la profeticità di progetti che come questo vedono nell’esaltazione di un territorio e della sua gente i protagonisti principali.

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