Sempre più unite, e sempre più specializzate: il colosso vitivinicolo trentino La Vis (1.800 ettari per oltre 1.500 soci e un fatturato di 45 milioni di euro, con 100 dipendenti, www.la-vis.com) e il Gruppo Rinaldi di Bologna (www.rinaldi.biz), storico nome tra gli importatori di vini e liquori in tutto il mondo, continuano il loro cammino insieme, ma con compiti ridisegnati, ognuno concentrando gli sforzi nel proprio settore di maggiore competenza: la produzione per La Vis, e la distribuzione per Rinaldi.
La cantina trentina ha infatti rilevato da Rinaldi il 50% del blasonato marchio Cesarini Sforza, divenendone così proprietaria al 100% e aggiungendo una vera e propria perla alla sua offerta, già resa prestigiosa dalla linea Ritratti, proprio nell’anno in cui Cesarini Sforza ha presentato l’Aquila Reale Riserva 2001, prodotto di eccellenza destinato a consolidare il ruolo della spumantistica trentina - in particolare il Metodo Classico, con il rinnovato marchio TrentoDoc - ai vertici delle produzioni nazionali ma non solo.
Sono oltre 1,5 milioni le bottiglie commercializzate nel 2007 da Cesarini Sforza, in special modo di Metodo Classico Trento Doc, che sottolineano l’impegno profuso in investimenti tecnologici, umani e commerciali della proprietà, fino ad oggi condivisa da Rinaldi e La Vis, che in pochi anni ha messo a segno un incremento in termini di volumi superiore al 60%.
Dal canto suo Rinaldi ha acquistato da La-Vis il 50% di Rinaldi Wines, firmando contestualmente un contratto che la lega in maniera indissolubile alla distribuzione esclusiva della distribuzione delle etichette di Cesarini Sforza in Italia. Distribuzione che all’estero, invece, sarà ancora gestita da La Vis attraverso la sua società Ethica.
Alla sottoscrizione della nuova alleanza, Roberto Giacomoni e Fausto Peratoner, presidente e direttore generale del Gruppo La Vis, hanno dichiarato: “le nuove evoluzioni dei mercati impongono nuove soluzioni e maggiori capacità di intervenire con rapidità ed efficacia. Nei rispettivi ambiti, produttivo e distributivo, La Vis e Rinaldi rappresentano realtà di riferimento, e questo nuovo accordo non potrà che facilitare per Cesarini Sforza l’obiettivo di una crescita ulteriore”.
Giuseppe Tamburi, presidente del Gruppo Rinaldi, ha commentato: “con il ritorno dei due gruppi alle rispettive competenze di base, l’alleanza La Vis-Rinaldi si rinsalda, con l’obiettivo dichiarato di vincere le sfide di mercato dei prossimi anni”.
La scheda - La Cantina La Vis ...
Nel 1850 la famiglia Cembran edificò il primo nucleo dell’attuale struttura produttiva. Fondata nel 1948 da un gruppo di viticoltori, nel cuore delle Colline Avisiane, La Vis è al centro di una zona che vanta una secolare vocazione vitivinicola, dal tempo in cui i Reti, popolo fiero e intraprendente, iniziarono a produrre un vino pregiato. Divenuta nel 1965 Cantina Sociale Lavis Sorni e nel 1969 Cantina Sociale Lavis Sorni Salorno, nel 1988 diventa Cantina La Vis, il 19 dicembre 2003 Cantina La-Vis e Valle di Cembra. Dai primi mesi del 2008 è diventata La Vis Sca. Queste in sintesi le principali fasi di sviluppo: 1948-1980 - Sviluppo delle superfici e crescita del numero di soci. Nuove attenzioni alla produzione. Metà anni ’80 - Avvio del Progetto Qualità e della Zonazione per una migliore valorizzazione delle produzioni. Inizio anni ’90 - Primo piano di sviluppo dell’azienda: “Valorizzazione delle produzioni La Vis”. Fine anni ’90 - Secondo piano di sviluppo dell’azienda: “La Vis oltre il 2000”. 2006 - Sviluppo del Gruppo La Vis e nascita di Ethica. Il territorio dove i 1500 soci di La-Vis operano è composto da 1800 ha. in particolare nelle province di Trento e Bolzano e nella zona attorno alla Vallagarina. I vigneti sono posizionati in ambienti con condizioni pedoclimatiche differenziate, ad una altitudine compresa tra i 250 metri e gli 800 metri slm allevati a pergola e a filare; il 75% dei vigneti sono posti in collina e montagna, il restante in fondovalle. 2000 ettari sono stati investiti nel Progetto Zonazione, su cui Cantina La Vis è stata la prima realtà italiana ad investire così prontamente questo ci permette attraverso una mappatura dei terreni (Atlante Viticolo) una conoscenza dei fattori ambientali e colturali con lo scopo di adottare strategie adeguate all’impianto e alla gestione del vigneto.
I numeri della Cantina La Vis
1.800 ettari lavorati a vigneto o frutteto
360.000/400.000 q.li di frutta (uva + mele) lavorata
1.500 soci (400 già di patrimonio comune)
45 milioni di euro di fatturato nel 2007
100 dipendenti
50.000.000 di litri di vino commercializzato tra confezionato e sfuso
100.000.000 di euro il giro d’affari complessivo nel 2007
La scheda - La Fratelli Rinaldi importatori ...
La Fratelli Rinaldi Importatori nasce a Bologna nel 1957, e nel corso degli anni Sessanta e Settanta si afferma come una delle più dinamiche e apprezzate Società di distribuzione di prodotti alcolici sul mercato italiano. I prodotti più significativi, fra quelli distribuiti in quel periodo, sono la Wodka Wyborowa e il Whisky di Malto The Macallan. Wyborowa lancia per prima nel nostro Paese la moda della Wodka ghiacciata, da bere nelle celebri “pipette” - i bicchierini alti e strettissimi che, non a caso, sono oggi conosciuti in tutto il mondo del bere bene come i “bicchierini Rinaldi”. The Macallan, dal canto suo, è la prima grande marca a proporre il Whisky di Malto di qualità ai consumatori italiani: i suoi famosi, rarissimi vintage (millesimati) divengono veri e propri prodotti di culto, e sono ancora oggi molto ricercati dai collezionisti di tutta Italia, a patto di recare in etichetta la dicitura “distribuito da Fratelli Rinaldi Importatori - Bologna”. Nel 1983 la Fratelli Rinaldi Importatori entra a far parte del Gruppo Buton. Dieci anni dopo, a seguito della decisione della famiglia Sassoli di cedere il Gruppo Buton agli inglesi della IDV - Grand Metropolitan, un componente della famiglia, Giuseppe Tamburi, nella speranza di continuare con successo la tradizione familiare, decide di acquistare la Fratelli Rinaldi Importatori. Dal 1993 ad oggi, il fatturato della Società è quintuplicato. Da sempre, la Fratelli Rinaldi Importatori cerca di trasmettere al mercato italiano la propria cultura sui prodotti: e lo fa in maniera diretta, attraverso una fitta rete di contatti personali, di incontri, di degustazioni, di rapporti con gli opinion leader e con la stampa di settore. Nel campo liquoristico, il marchio più importante fra quelli distribuiti dalla Fratelli Rinaldi Importatori è oggi Batida de Côco Mangaroca, leader del segmento delle creme al cocco. Vengono quindi i prestigiosi spumanti trentini Cesarini Sforza. Poi ancora le vodke russe Akdov, lo Champagne Jacquart, la birra olandese Grolsch, un ampio e qualificato assortimento di whisky (Bunnahabhain, Tobermory, The Double, Scottish Leader, Murray McDavid, l’irlandese Connemara). Non mancano infine degli autentici leader internazionali di immagine, quali il Brandy spagnolo Cardenal Mendoza, il Porto Taylor’s, il Cognac Hine, l’Armagnac Janneau, il Calvados Boulard, il Rum cubano Santiago de Cuba, il Rum haitiano Barbancourt, il Rum e il Bitter Angostura.
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