La Cantina La Vis, la realtà cooperativa trentina che in pochi anni ha saputo costruire ed organizzare una tra le più importanti realtà italiane del mondo del vino, con i prodotti in oltre 50 Paesi del mondo, ha presntato dei dati di bilancio di grande importanza: l’annata 2007/2008, al 30 giugno 2008, presenta un fatturato di 53,2 milioni di euro - 40 legati al business del vino (+10% sullo scorso anno) e 13 al comparto mele (+30%) - con una liquidazione ai soci che sfiora i 28 milioni di euro. Oggi la realtà La Vis lega oltre 1.500 soci per una superficie di quasi 1900 ha. (1450 di sole viti) ed imbottiglia 7,5 milioni di bottiglie che, per il 70%, sono destinate ai mercati esteri.
Nelle scorse settimane l’azienda lavisana ha completato l’acquisto della Cesarini Sforza Spumanti di Ravina, società che deteneva da anni con la Fratelli Rinaldi di Bologna. E’ continuato, così, nel 2008, quel percorso descritto dal presidente Roberto Giacomoni di “consolidamento dinamico” che era cominciato con l’incorporazione di una grossa realtà melicola (il Consorzio 5 Comuni parte dell’OP La Trentina) e che fa seguito al grande sviluppo tra il 2000 ed appunto il 2007 dell’azienda La Vis che ha investito in attrezzature, personale e attività di ricerca e sviluppo oltre che di promozione oltre 35 milioni di euro.
Il fatturato consolidato del gruppo raggiunge così per la prima volta i 100 milioni di euro: 100,5, per la precisione, che naturalmente non tengono conto dell’attività della Cesarini Sforza. Sempre in termini di Gruppo, sono oltre 30 i milioni di bottiglie movimentati sui diversi mercati attraverso Ethica, la società commerciale e marketing del Gruppo stesso.
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