La vendita benefica della prestigiosa limited edition di Sagrantino di Montefalco “25 Anni” che la Caprai, una delle più note firme del vino italiano, ha promosso per festeggiare i 100 anni del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, ha registrato il sold out: in due settimane sono stati raccolti 20.000 euro, grazie alla vendita esclusivamente on line sul sito dell’azienda (www.arnaldocaprai.it), delle 245 bottiglie numerate e personalizzate da un’etichetta di ispirazione futurista disegnata ad hoc in cui si riconosce il profilo della celebre scienziata. Il ricavato della vendita di questo vino, prodotto in tre diversi formati - 220 bottiglie da 0,750 litri, 20 magnum (1,5 litri) e 5 bottiglie da 5 litri - battezzato “Cento Anni di Futuro”, a indicare il talento, il coraggio e la fiducia nel progresso e nella ricerca, sarà interamente devoluto domani, 22 aprile, giorno del compleanno della scienziata, alla Fondazione Rita-Levi Montalcini Onlus, che, dal 1992, si occupa di promuovere l’istruzione delle donne nel continente africano (www.fondazioneritalevimontalcini.org).
“L’idea è nata spontaneamente non appena sono venuto a conoscenza degli intenti della Fondazione nella cena del 4 marzo per i festeggiamenti della professoressa Rita Levi-Montalcini, dove abbiamo partecipato con il nostro Sagrantino - spiega Marco Caprai, a capo dell’azienda che ha lanciato il Sagrantino nel gotha enologico mondiale - ho ritenuto opportuno fare qualcosa per sostenere un così nobile scopo, e contribuire concretamente alla realizzazione del sogno di una Grande Donna per tutte le donne meno fortunate”.
Il 2 aprile la Caprai, con la volontà di contribuire in modo concreto e non solo celebrativo ai festeggiamenti dei 100 anni del Senatore a vita e Premio Nobel Rita Levi Montalcini, con l’autorizzazione della Fondazione ha messo in vendita on line sul proprio sito, 225 litri, l’equivalente di una barrique, di Sagrantino Cobra vendemmia 2005, un’annata valutata cinque stelle, ovvero il massimo del rating. La peculiarità di questo vino è quella di essere stato prodotto in un vigneto davvero speciale, ovvero il Cobra, la più ricca banca-dati al mondo sul Sagrantino, un appezzamento sperimentale in cui sono gelosamente coltivati, custoditi, catalogati tutti gli antichi genotipi di questa varietà, che la Caprai ha individuato e recuperato negli ultimi vent’anni. In questa piccola vigna in Montefalco sono state riprodotte barbatelle anche da gemme prelevate da piante più che bicentenarie; piante che senza questo intervento sarebbero andate perse a causa di una naturale estinzione, dell’erosione della biodiversità a causa dell’uomo (come accade spesso nelle naturali operazioni di rinnovo dei vigneti e di espianto di forme agricole arcaiche). Dal 1989 la Caprai (oggi internazionalmente riconosciuta come il leader nella produzione del Sagrantino di Montefalco) collabora con l’Università di Agraria di Milano, in un progetto diretto dal professor Leonardo Valenti, per il recupero e la rivalutazione del vitigno da cui si ottiene l’omonimo vino. Dal vigneto Cobra, e solo da questo, si ottiene un vino di incredibile complessità, eleganza e finezza che regolarmente l’azienda utilizza nella produzione del Sagrantino di Montefalco “25 Anni”, etichetta d’eccellenza della maison; tuttavia, per annate speciali - come la 1995, 1997, 2001 e 2005 - una parte di questo prodotto viene imbottigliato per monitorare e mantenere viva la testimonianza di come la ricerca, la genetica ed il lavoro scientifico permettano di produrre qualcosa di unico.
Il Cobra è quindi un vino che raccoglie in sé la storia di un territorio, il valore della ricerca e la dedizione dell’uomo e che fino ad oggi non è mai stato commercializzato. Questo ha dato origine ad un vera e propria “corsa al Sagrantino” da parte degli eno-appassionati, che grazie alla special edition per Rita Levi-Montalcini, hanno avuto finalmente la possibilità di acquistarlo, tanto che i 60 lotti - dalla cassa da sei bottiglie da 0,750 a 450 euro, alla magnum per 240 euro fino al formato da 5 litri a 540 euro - sono andati esauriti in due settimane.
“Credo che in un momento come questo, ci sia bisogno di concretezza - sottolinea Marco Caprai - la gente è stanca di notizie che fanno solo notizia. Mi auguro che il nostro gesto di generosità, reso possibile soprattutto grazie alla grande risposta degli eno-appassionati, serva in futuro a sensibilizzare gli altri in favore di tematiche sociali importanti e che spesso fingiamo di non vedere”. La Professoressa Rita Levi Montalcini ha ringraziato Marco Caprai per il contributo apportato alla Fondazione, dichiarando che i proventi della vendita benefica saranno impiegati per favorire l’istruzione delle donne africane, nella convinzione che l’istruzione sia l’unica soluzione che può favorire i processi interculturali e disattivare le ineguaglianze.
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