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“Racconteremo la biodiversità italiana su 4 livelli: wine&food con Eataly, di paesaggi con Slow Food, umana con Baricco, dell’arte con Sgarbi”: ecco l’Expo di Oscar Farinetti a WineNews. “Lasciamo si pensi a una fiera così arriva gente. Questo serve”

Italia
Oscar Farinetti

“La nostra Expo sarà su 4 livelli: enogastronomica con Eataly, dei paesaggi con l’Università di Pollenzo di Slow Food, umana con la Scuola Holden di Alessandro Baricco, e dell’arte con Vittorio Sgarbi. E, alla fine, tornando a ciò di cui ha bisogno la gente, per far funzionare Expo, come Eataly ed il Salone del Gusto, lasciamo che si pensi che sia una fiera così arriva tanta gente, perché abbiamo bisogno di una grande partecipazione”. Così a WineNews Oscar Farinetti, a Torino, per Salone del Gusto e Terra Madre.

“Dal Salone - dice il patron di Eataly - mi aspetto un successo enorme, in Italia c’è uno strano trend, diversi settori soffrono, come il libro o la gdo, ma i saloni crescono: la gente ha voglia di eventi, di narrazione, di stare vicino al prodotto. Per questo Eataly tiene. Stiamo lavorando sul mondo, tra dicembre e gennaio apriamo 6.000 metri quadrati a San Paolo del Brasile, verso maggio-giugno 9.000 metri a Mosca, e poi New York 2, a settembre, al World Trade Center, si chiamerà “Eataly - The Peace”, dedicato alla pace, e alla fine della scalinata di ingresso ci sarà un grande tavolo in cui Eataly invita i governanti di tutto il mondo a stipulare la pace”: ecco le prossime “mosse” raccontate da Oscar Farinetti a WineNews, all’apertura del “Salone del Gusto e Terra Madre” a Torino. Tra propositi di pace nel mondo, “dove Eataly va meglio che in Italia”, ed i progetti del patron della catena i cui store del gusto di alta qualità sono ormai ovunque, per l’Expo2015 di Milano “dove il compito di Eataly sarà quello di narrare la biodiversità italiana”.

Ma, è chiaro, che dall’Expo, sottolinea Oscar Farinetti a WineNews, “dobbiamo mandare un messaggio al mondo: la salvezza passa per la biodiversità. Abbiamo un impegno da portare avanti: basta charity, perché serve, ma non risolve niente, ciò che risolve sono iniziative come quelle di Carlin Petrini ed i suoi 10.000 orti in Africa. Andiamo a seminare la biodiversità tra quegli 826 milioni di persone che hanno un problema con il cibo, creiamo delle leadership locali e facciamo che nascano delle filiere agricole nei luoghi più difficili. Questo è il compito principale di Slow Food all’Expo, mentre quello di Eataly sarà narrare la biodiversità italiana. Anche con l’aiuto di 20 ristoranti a vista, ognuno dedicato ad una Regione, che donerò alla ristorazione italiana: ci saranno 120 ristoranti italiani che si alterneranno ai fornelli, stellati e non”.

Ma non solo, perché, “per noi la biodiversità è su 4 livelli - spiega Farinetti - c’è la biodiversità enogastronomica e agroalimentare, di cui si occupa il nostro progetto “The ansia my friend is blowin’ in the wind”, in cui parleremo dei venti; la biodiversità dei paesaggi, che sono disegnati dai contadini: presenteremo 9.000 paesaggi italiani grazie al lavoro dell’Università Gastronomica di Pollenzo; poi c’è la biodiversità umana, perché siamo anche il Paese al mondo con più razze umane, oltre ad avere più specie animali e vegetali, e questo è un lavoro di cui si occuperà la Scuola Holden, con in testa Baricco; quindi c’è la biodiversità dell’arte, in cui andremo a spiegare con Vittorio Sgarbi perché a Firenze è nato il primato del disegno, con Michelangelo, e perché con Tiziano, in Veneto, è nato il primato del colore. Sgarbi sostiene che uno è figlio dell’Arno e l’altro della Bora, e sta cercando 100 opere autentiche da portare a Milano, ma ne basterebbero 50 ...”.

E dalle nuove aperture 2015 che il patron Oscar Farinetti ha in programma per la sua catena, arriva la conferma che “andiamo meglio nel mondo che in Italia, andiamo di moda - dice Farinetti a WineNews - è nel mondo che anche i miei colleghi devono andare, produttori e ristoratori, andate in America, in Germania, a Dubai, tutti vogliono mangiare italiano, il vero italiano, e vogliono chi glielo sappia raccontare. E dobbiamo andare in tanti”.

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