Dalle arti alla scrittura, passando per il giornalismo: ecco tutti i premiati da Roderer

Nella comunicazione del vino, non esistono veri Oscar, ma se ci sono dei premi che ci si avvicinano molto, quelli sono i “Louis Roederer International Wine Writers’ Awards”, che ogni anno nominano le migliori espressioni nel campo dell’espressione artistica, della scrittura e del giornalismo. Nell’edizione 2018, per la categoria “The Artistry of wine Award”, si è imposto il fotografo Adrian Lander, mentre l’“Emerging Wine Writer of the Year” è Hannah Fuellenkemper, autrice del reportage “The taste of Ramaz Nikoladze’s Tsitska-Tsolikouri”, pubblicato da “The Morning Claret”. “The Wandering Vine: Wine, the Romans and me”, firmato da Nina Caplan, ha conquistato invece il “Wine Book of the Year” (che nel 2016 andò a Ian D’Agata, grazie all’opera “Native Wine Grapes of Italy”), con il Master of Wine Tim Atkin capace di imporsi nella categoria “Online Communicator of the Year” grazie al suo lavoro sui vini della Borgogna, “Burgundy 2016 - Special Report”. Simon Wolf è invece il “Feature Writer of the Year”, Guy Woodward, editor di Decanter, con l’articolo “The wine hound’s competitive streak” si è imposto come “Wine Columnist of the Year”, premio sponsorizzato da Marchesi Mazzei. E ancora, Dan Keeling, con l’articolo “Etxe Marks the Spot”, conquista il riconoscimento al “Food and Wine Writer”, sponsorizzato da Pio Cesare, mentre Kelli White, che ha firmato il pezzo “The Devastator: Phylloxera Vastatrix & The Remaking of the World of Wine”, è la “Chairman’s Award”.