È vero che tessere le lodi dei vini friulani significa correre il rischio di sembrare scontati, anzi di esserlo (soprattutto se si parla del Collio, e ancor di più qualora ci si riferisse ai bianchi): però i maestri vanno sempre ricordati come tali, i capisaldi meritano un elogio ulteriore, gli apripista non possono non essere regolarmente ricordati e citati. È il caso di Venica & Venica, da quella Dolegna appartenente alla parte settentrionale del Collio Goriziano. I cognomi omonimi sono quelli di due fratelli, Gianni e Giorgio, che con le rispettive mogli Ornella e Virginia hanno condotto questa cantina ai vertici nazionali, dopo un percorso avviatosi e sviluppatosi a partire dagli anni Trenta del secolo appena conclusosi. Ovviamente la continuità è fra gli obiettivi principali dell’azienda: anche per questo già rullano in pista, a pieno regime, i motori di Giampaolo, Marta e Serena, eredi dei Nostri e a pieno titolo costantemente partecipi di tutta l’attività. Fra i meriti di Venica & Venica va citata in primis la straordinaria qualità sempre espressa nella valorizzazione dei singoli vitigni, spesso giustamente incensati per via di etichette che hanno contribuito a fare la storia di quel territorio: come il Pinot Bianco Tàlis, marcato da riconoscimenti floreali e di gelso bianco, mela, pera e susina. In bocca fresco e sapido, chiuderà con finale elegantemente persistente.
(Fabio Turchetti)
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