Argiolas è azienda di riferimento per la Sardegna e non solo, sotto la guida della terza generazione, Valentina con il marito Elia Onnis, Francesca e Antonio, e con l’enologo Mariano Murru, allievo di Tachis. Ma Argiolas ha saputo, oltre che conservare la sua profonda identità, svolgere un ruolo fondamentale per l'enologia dell’isola dei Nuraghi, diventando un vero e proprio modello. Oggi l'azienda conta su 230 ettari vitati e 2.200.000 di bottiglie prodotte complessivamente, ed è una di quelle fortunate realtà dove tecnica ineccepibile e carattere del territorio giungono ad una sintesi convincente. Simbolo di questo stile enologico è il Turriga, prodotto per la prima volta nel 1988. Ottenuto dalle uve dell'omonimo vigneto, situato in zona di Selegas, vicino a Piscina Trigus, il Turriga è un blend di uve locali (Cannonau, Carignano, Bovale e Malvasia Nera), che viene affinato per 18 mesi in barriques. Un “Super-Sardinia”, verrebbe da dire, parafrasando la fortunata dicitura adottata per gli Igt della Toscana. La versione 2014, concilia la sua consueta potenza con una notevole docilità del suo corredo tannico. I profumi sono ricchi, con note di ciliegia in grande evidenza, ma anche di mirto e cenni affumicati a rifinitura. In bocca, il vino è succoso e possiede una struttura solida, una verve acida continua, e si congeda con un finale lungo e fruttato, con solo un po’ di rovere in esubero.
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