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LA CURIOSITÀ

Vino e mercati, Italia leader in Svezia, con la super star Verdicchio, che cresce a doppia cifra

Le tendenze, in un seminario firmato Assoenologi ed Enò, con i dati del maggior importatore di vino in Svezia, Winemarket Nordik

I piccoli mercati possono essere fondamentali per la crescita del vino italiano. E, talvolta, possono diventare importanti riferimenti per alcune singole denominazioni. Come accade con la Svezia, dove il vino italiano è leader, con 56 milioni di litri, e vale il 28% del mercato. Con i consumi che premiano soprattutto i vini rossi. Dati raccontati da Mario Meschiari, Import Manager di Winemarket Nordik del Gruppo Viva Group, il maggior importatore di vino in Svezia. E, nonostante questa predilezione per il rosso, il mercato svedese è diventato terra di conquista per il marchigiano Verdicchio, tra i vini bianchi più importanti (ed in crescita) d’Italia, che è tra i vini più venduti sul mercato svedese, l’unico a registrare incrementi a due cifre, (oltre il +20% a volume). A contribuire a questa performance, un ruolo fondamentale lo gioca il cambiamento climatico, che sta facilitando il consumo di vini freschi: bianchi, rosati e spumanti. Tendenza emersa nel seminario, di scena nei giorni scorsi, firmato da Assonologi ed Enò, azienda che si occupa di biotecnologie in campo enologico. Dove si è a parlato anche di futuro e di scenari possibili, come la necessità di ampliare i disciplinari prevedendo la possibilità confezionare in contenitori e chiusure alternative come i formati bag in box e il tappo a vite, perché risultati in linea con le scelte dei consumatori nei mercati scandinavi e internazionali, come sottolineato dai vertici dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, il presidente Antonio Centocanti e il direttore Alberto Mazzoni. Riflessioni partite dalle Marche, e dal Verdicchio, ma che valgono per tutto il vino italiano.

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