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LA DENUNCIA

Nei campi d’Italia non c’è campo. Uncem: “in tanti Comuni non arriva il segnale telefonico”

In tante aree rurali e in tanti borghi d’Italia, spina dorsale del wine & food, cittadini e aziende tagliate fuori dal mondo digitale
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In tante aree rurali d'Italia non arriva il segnale telefonico, la denuncia di Uncem

Nei campi d’Italia non c’è campo. Con tante aziende del wine & food tagliate fuori, di fatto, dall’accesso ai servizi legati al mondo digitale, ormai vitali per ogni tipo di attività. A detta di molti, anche per il made in Italy agroalimentare, gran parte delle sfide del futuro si giocano sul tema del digitale. Anche, o soprattutto, per i tanti artigiani dell’agricoltura, del cibo e del vino italiano, che tengono in vita e fanno prosperare, seppur con fatica tanti territori rurali, piccoli borghi e aree agricole del Belpaese. Peccato, che in molti Comuni, o in alcune frazioni, non arrivi ancora non solo internet veloce, ma neanche il segnale telefonico. La denuncia arriva dall’Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità ed Enti Montani, secondo cui ci sono ben 1.220 Comuni non coperti. Una situazione che, spesso (anche per chi da piccoli borghi e zone non metropolitane lavora in comunicazione, ndr), vuol dire complicare un lavoro già difficile, che talvolta impedisce addirittura, in concreto, di adeguarsi a normative nazionali come quelle sulla fatturazione elettronica, per esempio, oltre alle ovvie difficoltà nella comunicazione, fondamentale per qualsiasi tipo di aziende.

“I cittadini chiedono alla politica di individuare risorse opportune, ma anche alle imprese private di fare gli investimenti senza nascondersi dietro a dati sulla copertura già oggi superiore al 95%. Perché è noto a tutti che il 5% che rimane fuori, vive nel 20% del territorio del Paese. E non ha meno diritti”, ha detto, nei giorni scorsi, il presidente Uncem, Marco Bussone. Secondo cui, peraltro, il problema non viene risolto non per ragioni tecniche, ma per mancanza di volontà politica. Anche per questo, l’Uncem chiede “ad AgCom, con la selva di soggetti nati, istituzionali e nazionali, per la digitalizzazione del Paese, di fare una attenta riflessione insieme. E di lavorare per spingere le compagnie a investire, nonché a individuare risorse comunitarie o sulla legge di bilancio 2020, per telefonia mobile e non solo, per dotare di nuovi ripetitori le aree interne e montane”.

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