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NORMATIVA DEL VINO

Vino, ecco il decreto che scrive le nuove regole per le “fascette” dei vini Dop

Uno degli applicativi più attesi del Testo Unico del Vino, firmato ieri dal Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova
DOC, DOCG, FASCETTE, ITALIA, TESTO UNICO DEL VINO, Italia
Vino, ecco il decreto che scrive le nuove regole per le “fascette” dei vini Dop

Mentre il settore del vino, come tutti, fronteggia le vicende legate al coronavirus, la vita va avanti, e si guarda al futuro, che passa anche dalle leggi che servono alla filiera. Come l’atteso decreto attuativo del Testo Unico del Vino che regola la produzione dei contrassegni di Stato e delle fascette per Doc e Docg, licenziato ieri dal Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova. Un decreto che “stabilisce caratteristiche, diciture, modalità per la fabbricazione, l’uso, la distribuzione, il controllo e il costo dei contrassegni per i vini a Denominazione protetta, nonché le caratteristiche e le modalità applicative dei sistemi di controllo e tracciabilità alternativi”.
“Con questo Decreto - ha detto la ministra Teresa Bellanova - rafforziamo la tutela delle produzioni di eccellenza nazionale, semplifichiamo il processo di acquisizione delle cosiddette fascette, riducendo costi e tempistica, aggiungiamo un ulteriore tassello per confermare il primato della qualità. In sintesi, alcuni degli obiettivi prioritari che abbiamo ribadito, in accordo con l’intero settore, anche nell’ultimo incontro del gennaio scorso, finalizzato a condividere il percorso di insediamento della Cabina di Regia del Vino”.
Con il Decreto, dunque, spiega il Ministero, si definiscono le caratteristiche della cosiddetta “fascetta”, recante il sigillo della Repubblica, apposta su molti vini a Doc e su tutti i vini a Docg, confermando che la fascetta ha natura di “Contrassegno di Stato”, a garanzia delle produzioni di eccellenza nazionali.
Nel dettaglio, il testo introduce alcune misure di semplificazione del processo di acquisizione dei contrassegni da parte degli operatori ed opera una sensibile riduzione dei relativi costi e della tempistica di distribuzione. In particolare, spiega il Ministero: la riduzione dei costi dei contrassegni (da un minimo del 12 % fino ad un massimo del 20%) rispetto a quelli attualmente sostenuti dagli operatori;
la possibilità per le aziende di ritirare uno stock di contrassegni corrispondente al quantitativo di vino atto a divenire Do detenuto dall’imbottigliatore (il precedente decreto prevedeva la consegna di fascette solo in base al prodotto certificato). In tal modo le aziende potranno avere più rapidamente a disposizione le fascette necessarie; l’introduzione di un nuovo formato di contrassegno di piccole dimensioni per rispondere alle esigenze manifestate in tal senso dalle imprese in relazione alla varietà dei formati delle bottiglie. Il Decreto reca, altresì, le disposizioni per l’attuazione del Sistema di controllo e tracciabilità telematico per i vini confezionati a Doc a Igt, ai sensi dell’articolo 48, comma 8, della legge.
Tra gli altri elementi del decreto, da sottolineare che la stampa dei contrassegni rimane a carico dell’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato, con la possibilità che questa scelga anche altre tipografie per la stampa, si stabiliscono tempi di consegna massimi di 90 giorni dalla data dell’ordine, e c’è la previsione di sistemi alternativi di tracciabilità digitale.

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