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ANALISI LIV-EX

Fine Wine, in 8 mesi 2020 l’Italia supera il valore 2019. I vini del Piemonte superano i Supertuscan

I grandi di Toscana su “La Place de Bordeaux”: l’indice del Solaia di Antinori in 3 anni a +24,9%, il Masseto piatto a +1,1%
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Fine Wine, in 8 mesi 2020 l’Italia supera il valore 2019 sul Liv-Ex

La crescita tumultuosa dei vini italiani nel mercato dei fine wine, ormai, è un fatto. Ma in questa nicchia piccola e preziosissima, ci sono dinamiche nuove che emergono, come spiega l’ultima analisi del Liv-Ex. Per esempio, se negli ultimi 10 anni il valore del mercato secondario è cresciuto del 9% all’anno, il vino italiano ha messo a segno un +28,5% anno su anno, e proprio ieri, 25 agosto, il valore delle compravendite dei grandi vini del Belpaese scambiate sul Liv-Ex ha superato il totale dell’intero 2019, e presto accadrà lo stesso anche in volume. Ma in questo quadro, emerge che, per la prima volta, da inizio 2020, sono stati i vini piemontesi, Barolo e Barbaresco in testa, a muovere più valore, rispetto ai grandi Supertuscan, che, invece, hanno dominato la scena, sul fronte italiano, dal 2016 al 2019. Questo, sottolinea il Liv-Ex, non vuol dire che i grandi bolgheresi (e non solo) non stiano facendo bene, tanto che se se l’Italy 100, indice dedicato all’Italia, è in crescita del 2,3% da inizio anno e del 4,2% in 12 mesi, i Supertuscans hanno messo a segno una crescita del 4,2% nel 2020, e dell’8,8% nell’arco di un anno intero.
Ma la crescita dei piemontesi è stata imponente, guidata dal Barolo Monfortino di Giacomo Conterno, etichetta mito che, soprattutto con l’annata 2013, è quella che ha mosso più valore in assoluto, mentre il Barbaresco 2016 dei Produttori del Barbaresco è quella più scambiata in volume. Ma la crescita dell’appeal dei vini italiani è confermata da tante denominazioni top. Insieme al Barolo, anche il Brunello di Montalcino ed il Chianti Classico hanno registrato una crescita del 300% nei primi 7 mesi 2020, secondo il codice Lwin, sistema che associa un codice nemerico univoco ad ogni referenza.
Intanto, ricorda ancora il Liv-Ex, settembre sarà un momento importante per il mercato dei fine wine, perchè un bencmark mondiale come “La Place de Bordeaux”, dopo i grandi vini bordolesi, vedrà i rilasci (e le quotazioni) di alcuni dei grandi vini più ricercati di tutto il mondo che si sono conquistati uno spazio nel prestigioso sistema di distribuzione dei wine merchant di Bordeaux. Un sistema che vede anche due mostri sacri del vino italiano, il Masseto, ed il Solaia della Marchesi Antinori, oggetto di una specifica analisi del Liv-Ex. Secondo cui, in termini di dinamicità del mercato, fatto 100 l’indice di ognuno dei due vini a luglio 2017, in tre anni, il Solaia ha messo a segno una crescita del 24,9%, mentre Masseto è rimasto sostanzialmente piatto sui suoi livelli, a +1,1%.

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