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MERCATI MONDIALI

“Vinitaly Road Show”: la promozione del vino italiano nel mondo riparte dalla Cina

Il tour Veronafiere, insieme ad Ice, dal 14 al 18 settembre, toccherà capitali economiche del Paese come Shanghai, Xiamen e Chengdu

Riparte dalla Cina, primo Paese del mondo ad aver sofferto l’emergenza Covid-19, e primo a provare ad uscirne, la promozione internazionale del vino Italiano, con il “Vinitaly Road Show”, che da oggi, toccherà tre delle città più importanti come Shanghai (14 settembre), Xiamen (16 settembre), Chengdu (18 settembre). Un tour per tornare a raccontare con forza l’eccellenza vinicola italiana in uno dei più grandi mercati al mondo, realizzato in partnership con Pacco Communication Group, con il quale Vinitaly manderà in scena anche “Wine To Asia” n. 1, in programma a Shenzhen dal 9 all’11 novembre.
Un’iniziativa, quella di Vinitaly, che arriva in un momento quanto mai delicato per il vino del mondo in Cina, che soffre una crisi di importazioni da cui l’Italia non è ovviamente esclusa: secondo le analisi di Unione Italiana Vini (Uiv) sui dati delle Dogane, sottolinea una nota di Vinitaly, nel primo semestre 2020, il Dragone ha registrato un forte calo delle importazioni enologiche made in Italy, sia nei fermi imbottigliati (-29,4%) che negli sparkling (-36,2%). Dati questi in linea con le importazioni complessive di vino in Cina: nel primo semestre, i fermi sono a -32,4% (oltre 750 milioni di dollari) sul pari periodo 2019, mentre gli sparkling perdono il 30,8%. Un tour, quello appena iniziato, che conferma la voglia di riprendere l’attività del sistema Paese in Cina, che mette a servizio dell’export made in Italy la lunga esperienza di Veronafiere in Asia con Vinitaly, di Agenzia Ice tramite “I Love ITAlian Wines” e dell’intera rete della Farnesina per la terza edizione del Vinitaly roadshow.

Per le tre tappe, spiega VeronaFiere, è stata intessuta una fitta rete di relazioni commerciali e partnership che includono Design Shanghai del gruppo Clarion Events, Xiamen Valued Show, Chengdu Bucciano, la Camera di commercio italiana in Cina, Grapea e gli esperti formati dalla Vinitaly International Academy, Florentia Village, Campari Group e De Longhi Caffè. Nel road show sarà promossa anche l’attività della Fondazione Arena di Verona. Nella città di Shanghai è stata, inoltre, organizzata dal 13 al 19 settembre la prima settimana del vino italiano - “Italian Wine Week” - in 20 wine bar e bistro e la più grande piattaforma di e-commerce dedicata ai vini naturali, Bruto, nella stessa settimana, aprirà una sezione speciale dedicata ai produttori italiani. All’edizione 2020 prendono parte 65 aziende espositrici e 700 etichette di vini italiani e, tra le numerose iniziative, sono previsti: incontri b2b per importatori e canale horeca, sia in forma fisica, sia digitale; iniziative rivolte a titolari di gallerie d’arte, wine bar, ristoranti fine dining, studi di architettura; walk-around tasting e masterclass dedicate al tema “donne cinesi e vino italiano”, curata dal Premio Internazionale Vinitaly 2019 Leon Liang e dalla prima VIA Academy Expert, Lingzi He, ed al tema del “vino italiano e ristorazione cinese”, tenuta dall’unico Master of Sommelier cinese, Yang LV. È prevista anche la partecipazione di buyer e formatori del vino, con la partecipazione delle più importanti scuole di educazione al vino in Cina delle province del Sichuan, di Guizhou e dalla Municipalità di Chongqing.
Come nel 2019, a supporto di tutte le iniziative di promozione pre-evento e nell’evento stesso, è stata realizzata una miniapp su WeChat che, insieme a collaborazioni mirare con i principali media e influencer tra cui Julie Tu, la più importante KOL degli spirits in Cina, contribuisce a creare un engagement mirato e profilato di partecipanti alle tre iniziative.
“È un passo importante e un momento significativo per l’attività del gruppo Veronafiere in un anno segnato a livello mondiale dalla pandemia. Ripartiamo dall’Asia, in Cina, con un evento di sistema che prevede la presenza fisica a supporto del vino, uno dei prodotti di punta del made in Italy che, come altri, sta risentendo degli effetti del lockdown internazionale. Il road show di Vinitaly servirà anche da leva per promuovere “Wine To Asia” , la rassegna internazionale per il vino che Veronafiere, tramite la società compartecipata Shenzhen Baina International Ltd., organizza dal 9 all’11 novembre a Shenzhen”, sottolinea Giovanni Mantovani, dg Veronafiere.
“Siamo particolarmente lieti di dare avvio al ciclo di eventi di promozione del vino italiano in Cina, primo appuntamento successivo all’emergenza Covid-19, di scena a Shanghai, Xiamen e Chengdu, grazie alla consolidata collaborazione tra Agenzia Ice e Veronafiere-Vinitaly, con il supporto dei Consolati di Shanghai, Chongqing e Canton. Questi eventi prevedono la realizzazione di corsi di formazione e cicli di degustazione di prodotti enologici di qualificate cantine italiane, destinati a importatori, distributori e media specializzati di settore con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle eccellenze vitivinicole del nostro paese e sostenere la proiezione dei marchi italiani sul mercato cinese nell’attuale fase di rapida accelerazione dei consumi interni”, Gianpaolo Bruno, direttore Ufficio Ice Pechino e coordinatore Uffici Ice in Cina e Mongolia.
Una presenza, quella di Vinitaly in Cina con Ice, che ribadisce la forte attenzione della Spa di Verona anche in una difficile congiuntura del mercato, determinata in particolare dall’emergenza sanitaria.

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