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SPIRITS

Maschio, over 40 e con capacità di spesa medio-alta: l’identikit del consumatore medio di grappa

Ricerca Nomisma: un italiano su tre ha bevuto grappa nell’ultimo anno, il 90% lo fa in compagnia. Crescono consumi ed e-commerce

Maschio, over 40, con capacità di spesa medio-alta, amante della compagnia e attento alle qualità. È l’identikit del consumatore italiano medio di grappa, secondo la ricerca Nomisma per AssoDistil. Lo studio, presentato ieri a Nogaredo in Distilleria Marzadro, ha acceso i riflettori sullo status e le prospettive di sviluppo del mercato della grappa in Italia, nella due giorni “Il settore distillatorio italiano tra modello di sostenibilità e nuove sfide”.
L’indagine AssoDistil by Nomisma, che ha coinvolto un campione di mille consumatori, ha evidenziato come quasi 1 italiano su 3 (29%) abbia consumato grappa negli ultimi 12 mesi in almeno un’occasione in casa, al bar o al ristorante.
Una percentuale che raggiunge il 43% tra gli uomini (a fronte di un 21% fra le donne) e che cresce con l’aumentare dell’età: minore tra generation Z (under 25) e millennials (fascia 26-40) dove è pari rispettivamente al 19% e 25%, mentre sale al 30% nella fascia di età 41-55 (la cosiddetta generation X) e al 32% tra gli over 55 (i baby boomers).
9 consumatori su 10 dichiarano di bere grappa in compagnia, soprattutto con gli amici. Non a caso tra i principali motivi che spingono al consumo di questo prodotto vi sono proprio la piacevolezza del gusto (51%) e la convivialità (43%). Resta ancora una nicchia la voglia di sperimentare la grappa nel mondo della mixology: solo il 3% dichiara infatti di essersi avventurato in questa particolare esperienza. La curiosità è però alta: il 35% dei consumatori vorrebbe provare un cocktail a base di grappa nei prossimi mesi.
Al pari di quanto avvenuto per altre bevande alcoliche, anche nel caso della grappa l’e-commerce inizia a ritagliarsi un proprio spazio di mercato: “il 9% dei consumatori ha acquistato grappa online, con valori superiori tra le generazioni più giovani e i consumatori che hanno una capacità di spesa alta - dichiara Emanuele Di Faustino, Project Manager Nomisma, che ha curato la ricerca - e questo profilo è in linea con la tipologia di grappa venduta online che si caratterizza per un prezzo medio che è più del doppio rispetto a quello della grappa acquistata negli scaffali dei negozi fisici”.
L’e-commerce è una scelta giudicata vantaggiosa non solo per acquistare ma anche per confrontare più prodotti (26%), per consultare recensioni (20%) o per leggere caratteristiche, storia e info sul prodotto e i produttori (17%). A tal proposito 3 consumatori su 10 utilizzano il web per cercare informazioni sulla grappa.
Il Covid, sottolinea Nomisma, ha colpito i consumi di alimenti e bevande degli italiani, impattando anche sul mercato delle bevande alcoliche e degli spirits. Per questi ultimi, tra il 2019 e il 2020, si è registrato un -20% con un rimbalzo, nel 2021, del +9% contestualmente al graduale ritorno alla normalità e alla riapertura di bar e ristoranti, canale fondamentale per i consumi di spirits in Italia.
Queste dinamiche hanno caratterizzato anche il mercato della grappa: nei primi 9 mesi 2021, gli acquisti di grappa nel cash & carry (proxy delle tendenze nel canale horeca) hanno messo a segno un +8% sullo stesso periodo del 2020 (dopo il -20% tra 2019 e 2020). Prosegue, invece, la corsa dell’e-commerce (+30% tra gennaio e settembre 2021 sullo stesso periodo dell’anno precedente), seppur a ritmi più rallentati rispetto a quanto registrato in piena emergenza pandemica quando le vendite di grappa online hanno segnato un +198% raggiungendo i 2,3 milioni di euro nel 2020 (dati Nielsen IQ).

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