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GUERRA RUSSIA-UCRAINA

24.000 agriturismi in Italia per accogliere i profughi ucraini: proposta Cia-Agricoltori Italiani

Già 650.000 le persone fuggite dal Paese, per la Commissione Ue. Che pensa a permessi di soggiorno “agili” e altre misure
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I 24.000 agriturismi in Italia per accogliere i profughi ucraini: la proposta Cia-Agricoltori Italiani

Mentre infuria il conflitto, secondo i dati della Commissione Europea, oltre 650.000 persone sono già fuggite dall’Ucraina verso l’Unione Europea dall’inizio dell’offensiva russa, specialmente in Paesi confinanti come Polonia, Romania, Slovacchia ed Ungheria. E, per loro, la Commissione ha proposto di garantire protezione temporanea, incluso un permesso di soggiorno e l’accesso al mercato del lavoro e all’assistenza sociale. Studiata per rispondere agli arrivi di massa di persone in fuga dalla guerra nell’Unione Europea, la nuova legge, in caso venga approvata, si applicherà a tutti gli Stati membri, senza la necessità di lunghe procedure di richiesta di asilo.
La proposta sarà discussa domani dai Ministri dell’Interno degli Stati membri dell’Unione Europea, che avevano già dato largo supporto alle misure la settimana passata, ha detto la Commissione. In ogni caso, secondo la quota fissata dal Bilancio Ue, in Italia arriveranno il 13% degli ucraini. E (anche) il mondo agricolo si mobilita. “Occorre fare il più possibile per far fronte a questa nuova e terribile emergenza umanitaria, coinvolgendo anche le 24.000 strutture agrituristiche di tutta Italia”, ha detto la Cia-Agricoltori Italiani che si è già attivata e, con le Turismo Verde e ASeS-Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, ha avviato la macchina dell’accoglienza insieme alla Caritas Italiana.

“Siamo con l’Europa e pronte a fare la nostra parte - dicono le due organizzazioni - precedenti esperienze, dal terremoto alla pandemia, ci hanno insegnato a non sottovalutare le emergenze, ma anche che occorre agire in modo puntale e rapido per non vanificare gli aiuti”. “Inoltre, nel nostro Paese, ci sono già 248.000 ucraini, una comunità forte che vivrà grandi stravolgimenti ed alla quale possiamo far sentire il sostegno della nostra rete agrituristica italiani, come di quella solidale della Ong di Cia/Agricoltori Italiani che, da tempo, opera, insieme tante altre organizzazioni, per la cooperazione internazionale. Ci uniamo, quindi, alla Caritas in Italia, in Ucraina e in tutta Europa. Rispondiamo all’appello da loro lanciato - concludono Turismo Verde e AseS - presto gli sfollati saranno milioni e non possiamo chiudere gli occhi”.

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