Quasi 145 vendemmie alle spalle hanno reso la cantina Enrico Serafino il più antico produttore di vino delle Langhe, creando un'eredità notevole in termini di storia e riconoscimenti. Dai premi alla prima esposizione universale a Parigi nel 1900, al primato nelle esportazioni all'estero, da una cantina storica invidiabile, alla deroga di vinificazione e affinamento dei propri Barolo e Barbaresco nella sede di Canale (quindi fuori dalle due Doc) come “diritto storico acquisito”: questi sono solo alcuni dei tasselli, che hanno reso densa la trama dei vini di pregio iniziata con Enrico Serafino nel 1878, passato di mano ai figli, poi al Gruppo Barbero nel 1989, al Gruppo Campari nel 2003 e infine al gruppo Krause. La famiglia italo-americana sta rispettando la qualità di questa realtà piemontese, che oggi produce circa 350.000 bottiglie l'anno da 60 ettari a vigneto, di cui 25 di proprietà nelle zone di Barolo, Langhe, Roero, Alta Langa e Monferrato. Nel Barolo possiede 3 vigneti da Mga nel Comune di Serralunga d'Alba: Briccolina, Meriame e Carpegna, da cui nascono 3 etichette. A Carpegna l'esposizione è a sud, sud-ovest e il terreno è composto - soprattutto in cima - da sabbia mista ad argilla. Da un'annata 2018, regolare e graduale ma umida, ne è risultato un Barolo molto fruttato, dolce di vaniglia e fresco di balsami marini, che ravvivano un sorso dal tannino deciso e dal finale di agrumi e tamarindo.
(ns)
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