Studiare gli stili di vita adottati nei Paesi affacciati sul Mediterraneo, con lo scopo di promuovere le sani abitudini alimentari basate sulla dieta mediterranea, patrimonio Unesco: è l’obiettivo di Novel food products for the PROmotion of MEDiterranean LIFEstyle and healthy diet” - Promedlife lanciato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Zafferano, olio di argan, datteri ed altri ingredienti tipici dell’area mediterranea, inclusi anche alcuni prodotti agroalimentari trentini, verranno caratterizzati nell’Unità tracciabilità in modo da creare un sistema per la rintracciabilità di questi prodotti.
Il progetto oltre ad essere coordinato dalla Fondazione Mach, è finanziato dal bando europeo “Prima” finalizzato alla valorizzazione delle conoscenze e delle produzioni del settore agroalimentare dal punto di vista qualitativo, della sostenibilità e del valore.
Promedlife, sottolinea una nota, ha l’obiettivo di promuovere stili di vita in linea con i principi della dieta mediterranea attraverso un approccio multidisciplinare, ed è coordinato dal Centro Ricerca e Innovazione Fem, attraverso il coinvolgimento delle scuole, tra cui lo stesso Istituto Agrario di San Michele, stakeholder locali come il Comune di Trento e l’associazione Viração & Jangada.
Venti ricercatori degli enti partner del progetto, tra cui Università di Trento, Università di Parma, Enea e realtà imprenditoriali di provenienza nazionale ed internazionale (Marocco, Tunisia, Grecia e Slovenia) si sono confrontati, in questi giorni, su come condurre le attività del progetto triennale.
Il progetto, dunque, punterà ad incentivare abitudini alimentari e comportamenti sani attraverso l’educazione e nuove modalità di comunicazione, portando a ridurre l’impatto ambientale ed economico dei processi produttivi e di trasformazione alimentare. Saranno coinvolti il gruppo di ricerca dell’Unita di tracciabilità e dell’Unità qualità sensoriale che confluiranno nel progetto gli approcci più avanzati per la caratterizzazione, la rintracciabilità e la verifica dell’autenticità dei prodotti agro-alimentari, per l’analisi sensoriale e le scienze del consumatore.
Il progetto prevede anche la collaborazione con lo Jozef Stefan Institute di Lubiana (Slovenia) che svilupperà etichette interattive in grado di fornire ai consumatori un accesso diretto a tutte le informazioni riguardante l’origine degli ingredienti presi in esame.
L’unità qualità sensoriale della Fondazione Mach, ancora, si occuperà dell’analisi sensoriale dei prodotti e cercherà di identificare i fattori che influenzano le scelte alimentari dei consumatori, indirizzando soprattutto i giovani verso comportamenti alimentari salutistici ispirati alla dieta mediterranea attraverso interventi di educazione nutrizionale e sensoriale nelle scuole.
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