Lamole, situata nel versante chiantigiano di Greve in Chianti, è una delle sottozone più affascinanti dell’intera denominazione del Gallo Nero. È un luogo decisamente a sé: terrazzamenti, vigneti che arrivano a quota 650 metri sul livello del mare, escursioni termiche incisive, forme di allevamento quasi scomparse come l’alberello di Lamole; qui la maturazione è più tardiva e i vini diventano più “lenti” nella loro evoluzione. La cantina di Susanna Grassi, 6,5 ettari a vigneto coltivati a biologico, per una produzione complessiva di 35.000 bottiglie, è nata nel 2000 e, forse, è l’interprete più puro e fedele di questo particolare terroir, dando vita a vini, ottenuti nei caratteristici terrazzamenti dell’areale e maturati in tonneau e cemento, dallo stile tipico e fascinoso, segnato da profumi acuti e ferrosi, struttura snella e una cifra tendenzialmente austera ed energica, fatta di finezza e florealità. Il Chianti Classico Lamole 2019, ne è ancora una volta esempio paradigmatico. Vino capace di tenere insieme le migliori caratteristiche di un’annata un po’ più calda che a Lamole, evidentemente, è diventata grande, propone un bagaglio aromatico scintillante per nettezza, fragranza e ariosità. In bocca, il vino ha tratti austeri ma anche polposi, piacevoli durezze, un’avvincente verticalità e uno sviluppo tonico e ritmato che, dopo il primo sorso, ne chiama inevitabilmente subito un altro.
(fp)
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