Primo Franco, oggi affiancato dalla figlia Silvia, ha rotto qualche schema nel Conegliano-Valdobbiadene, quando una certa consapevolezza di fare vino ancora non era diffusa in zona. Vinificò il primo Prosecco millesimato nel 1983, ad esempio. E fu fra i primi a capire l’importanza delle singole “rive”, vinificandone separatamente l’identità dal 1999. L’azienda inoltre possiede vigne limitatamente al territorio storico del Conegliano-Valdobbiadene, emergendo come sinonimo di produzione di Glera di qualità (per numeri non confidenziali: si toccano un milione di bottiglie prodotte l’anno), che nel 2019 ha compiuto 100 anni dalla sua fondazione. Le singole particelle che vinificano separatamente dalle altre etichette (otto in tutto) sono 3 e non superano i 4 ettari di estensione totale: si trovano a Col del Vent - scrigno di ceppi antichi, in parte a piede franco, da cui proviene l’etichetta Nodi; a Valdobbiadene, fra le mura che cingono Villa Barberina - Clos di proprietà dal 2004 da cui ottengono il Grave di Stecca; infine a Rive di San Floriano - 3000 metri di proprietà e 6000 in affitto, da cui deriva l’omonima etichetta, frutto di una ricca biodiversità viticola da selezione massale. L’annata 2021 è un concentrato di pera dolcissima, ricamato da agrumi e vaniglia; la bolla morbida e il sorso dolce vengono stemperati da una sferzata di pompelmo, che regge il sorso con la sua piacevole nota amaricante.
(ns)
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