Il Valdobbiadene Prosecco Superiore 1868 rende omaggio all’anno in cui il pioniere della spumantizzazione all’italiana Antonio Carpenè fondò la Società Enologica Trevigiana, da cui anni dopo nacque l’omonima azienda di Conegliano, dando, inconsapevolmente, il “La” alla valorizzazione di un vitigno veneto, il primo passo di quello che oggi è il fenomeno Prosecco. Antonio Carpenè fondò anche una cantina, oltre a consolidare un intero territorio e il relativo vitigno a bacca bianca, oggi conosciuto come Glera. Ma ciò che ha reso la sua azienda famosa in tutto il mondo è stata l’idea di spumantizzare il vino bianco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, ed è così che, nel 1924, inventò il vino veneto oggi così famoso. Dal colore giallo paglierino leggermente carico, l'Extra Brut ha profumi di acacia e rosa ad incrociare note di mela e pompelmo. In bocca, il vino è rotondo, cremoso e sapido. Sul finale tornano note fruttate e floreali. Carpenè Malvolti è cantina che ha bisogno di poche presentazioni, ormai assurta fra i simboli del Prosecco e della spumantistica italiana in genere. Attiva da oltre un secolo e mezzo non solo ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della produzione di bollicine venete, ma ha saputo anche ritagliarsi un posto di primo piano nel panorama enologico nazionale, producendo oggi oltre 5 milioni di bottiglie che vanno a riempire gli scaffali praticamente di tutto il mondo.
(fp)
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