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MERCATI MONDIALI

Frutta e verdura made in Italy, export verso il dato storico di 10 miliardi di euro nel 2022

A dirlo la Coldiretti al via di Fruit Logistica a Berlino (8-10 febbraio). Vola la salsa di pomodoro, a +27%
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La salsa di pomodoro italiana vola nel mondo (ph: Dennis Klein via Unsplash)

Le esportazioni di frutta e verdura fresche e trasformate superano, per la prima volta, il muro dei 10 miliardi di euro, grazie ad un aumento dell’8%, nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi legato alla guerra in Ucraina ma anche degli effetti dei cambiamenti climatici che hanno penalizzato soprattutto il settore del fresco. Emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base delle proiezioni su dati Istat relativi ai primi 10 mesi 2023, divulgata a “Fruit Logistica” di Berlino, la principale fiera internazionale di settore (dove è presente il presidente Coldiretti Ettore Prandini per incontrare gli operatori italiani).
Proprio la Germania rappresenta il primo mercato di sbocco per l’ortofrutta made in Italy - sottolinea Coldiretti - con circa un quarto del totale esportato, grazie anche a un aumento del 7% degli acquisti. Il secondo mercato di riferimento è la Francia, dove si registra, però, un arretramento del 2% - rileva Coldiretti -, mentre, al terzo posto, c’è la Gran Bretagna che, al contrario, vede un incremento dell’export del 15%, nonostante le difficoltà commerciali legate alla Brexit. Al quarto posto, si piazza la vicina Austria, dove le vendite crescono dell’8%, subito davanti agli Stati Uniti che sono il primo mercato extra Ue grazie a un incremento record del 20%.
Sul totale delle esportazioni gli ortaggi freschi valgono oltre 1,8 miliardi che salgono a 5,3 miliardi di euro se si considera anche il trasformato, secondo l’analisi Coldiretti, dove, con le salse e concentrati di pomodoro, pesano per quasi la metà del totale. La pummarola made in Italy ha messo a segno nel 2022 un incremento record del 27% a riprova del successo dei prodotti della Dieta Mediterranea all’estero nonostante guerre e pandemie. L’export di frutta fresca vale, invece, 3,8 miliardi, ai quali vanno aggiunti gli 1,2 miliardi di succhi, confetture e conserve.
“Il settore ortofrutticolo nazionale - spiega Coldiretti - garantisce all’Italia 440.000 posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato, pari al 25% della produzione agricola totale, grazie all’attività di oltre 300.000 aziende agricole su più di 1 milione di ettari coltivati in Italia e vanta ben 119 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp. L’Italia - rileva Coldiretti - primeggia inoltre in Europa con molte produzioni importanti: dalle mele alle pere, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne ma anche per molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.
“Un risultato che potrebbe essere paradossalmente migliore se si riuscisse a superare il gap logistico e infrastrutturale che costa all’agroalimentare 7,8 miliardi di euro all’anno, secondo il Centro Studi Divulga, e, nel caso del prodotto fresco, è particolarmente penalizzante per le nostre imprese rispetto ad altri Paesi produttori” ha dichiarato il presidente Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre cogliere le opportunità offerte dal Pnrr per garantire trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo”.

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