In controtendenza, sull’andamento generale, nel 2022 cala del -1,8% su base annuale il valore aggiunto dell’agricoltura, per effetto dell’aumento dei costi energetici e dell’impatto dei cambiamenti climatici, tra maltempo e siccità. A dirlo la Coldiretti, sui dati Istat che stima complessivamente per l’economia italiana un aumento del Pil del +3,7% 2022. “A pesare - sottolinea la Coldiretti - è stato il taglio dei raccolti in molti settori per effetto del clima anomalo, e l’aumento dei costi di produzione si è ampliato e consolidato nel corso del 2022, in buona parte per le conseguenze del conflitto in atto in Ucraina, che ha prodotto una forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici”.
Il risultato è che sono calate le imprese in agricoltura nel 2022, con un saldo negativo di -3.363 realtà, proprio per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati Movimprese elaborati da Unioncamere.
“La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito, e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori” afferma il presidente Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza di “raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa. Nel Pnrr abbiamo presentato tra l’altro - precisa Prandini - progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che ha l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”.
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