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IDEE DI FUTURO

Genagricola 1851 e 3Bee danno il via al “calcolo della biodiversità”, via satellite

Il test pilota nella tenuta di Spazzate (Ravenna), una delle tante di Genagricola, che mette insieme 14.000 ettari di terreni
3BEE, AGRICOLTURA, BIODIVERSITÀ, GENAGRICOLA, TECNOLOGIA, Non Solo Vino
La tenuta di Spazzate di Genagricola 1851

Le aziende leader nei loro settori hanno il dovere di aprire la strada verso il futuro. Una mission ben chiara a Genagricola 1851, la holding agroalimentare di Generali, una delle aziende agricole più grandi d’Italia, che complessivamente mette insieme una superficie di quasi 14.000 ettari di proprietà, distribuiti in 21 tenute dislocate in Italia e Romania, tra seminativi, allevamento, produzione di energia da fonti rinnovabili, e forestazione - ed a cui, sempre sotto il capello di Generali, si affiancano anche le Tenute del Leone Alato, ramo vinicolo oggi indipendente, che mettono insieme 780 ettari di vigneto con dentro 47 vitigni diversi, in larga parte autoctoni, da cui nascono 65 vini, di cui 56 a denominazione di origine protetta, divisi tra le cinque tenute di Piemonte (Bricco dei Guazzi, nel cuore del Monferrato, territorio della popolare Barbera), Veneto (Costa Arènte, in Valpolicella, tra Amarone e Recioto, nel Prosecco Doc con Tenuta Sant’Anna, e con V8+, nel cuore di Conegliano e Valdobbiadene, con il Prosecco Docg e Cartizze) e Friuli Venezia Giulia (Torre Rosazza, la quintessenza del Friuli).
E che dopo aver messo in campo “Beenergy”, il progetto nell’agrivoltaico grazie al quale gli impianti fotovoltaici di Genagricola 1851 vengono monitorati dall’intelligenza artificiale dei sensori 3Bee per diventare rifugio per le api, ora, ancora con la climate tech company 3Bee, ora lancia un progetto il cui obiettivo è di misurare per la prima volta e in maniera puntuale la biodiversità di un territorio. L’area analizzata corrisponde al territorio di una delle storiche tenute di Genagricola 1851, la tenuta di Spazzate nel comune di Conselice (Ravenna) dove è stata precedentemente realizzata un’opera di rigenerazione ambientale in un’area di 77 ettari.
I primi risultati delle analisi della biodiversità, condotte da 3Bee e dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) con un modello di intelligenza artificiale, il sistema Flora, basato su analisi di immagini satellitari multispettrali, confermano un potenziale nettarifero della superficie in esame quasi tre volte superiore rispetto alle zone circostanti, capace di nutrire fino a 500.000 impollinatori. Il dato è stato calcolato attraverso la valutazione del potenziale nettarifero per la vegetazione presente, elemento base della dieta degli insetti impollinatori, la cui presenza è un indicatore indispensabile dello stato di salute dell’ecosistema di un territorio.
Un altro fattore emerso dall’analisi riguarda la diversità, ovvero la varietà di specie che concorrono alla produzione di nettare, elemento fondamentale per garantire un buon apporto nettarifero anche nel caso in cui una o più fioriture dovessero offrire un contributo limitato. Sotto questo aspetto il territorio della tenuta di Spazzate ha mostrato risultati superiori del 60% rispetto alle aree circostanti, confermandosi una vera e propria riserva di naturalezza.
“Per noi è fondamentale misurare i progressi derivanti dalle scelte aziendali in termini di sostenibilità e sancire le ricadute positive in termini ambientali per le comunità ed i territori dove operiamo”, commenta Igor Boccardo, AD di Genagricola 1851. “La collaborazione con 3Bee ci offre una duplice opportunità: da un lato ci aiuta a tutelare e reintrodurre preziosi insetti impollinatori nelle aree che coltiviamo, dall’altro ci offre strumenti e metodi per misurare scientificamente l’incidenza delle nostre azioni e del nostro impatto. I dati che risultano dall’analisi di Spazzate sono incoraggianti e ci indicano che stiamo andando nella direzione giusta, in un’ottica di miglioramento continuo”.
“Rigenerare l’impatto sulla biodiversità sarà la grande sfida dei prossimi anni - aggiunge Niccolò Calandri, Ceo e Co-Founder di 3Bee: soprattutto per le aziende come Genagricola 1851 - che hanno un impatto ambientale positivo con le proprie attività. Per ottenere un risultato efficace, serve prima poter misurare lo “stato di fatto”: noi pensiamo che la tecnologia avrà un ruolo fondamentale per la protezione degli impollinatori, permettendo di avere dati confrontabili in tempi ragionevoli. Puntiamo a estendere i 500 ettari in monitoraggio a 5.000 già nel 2023, coinvolgendo Università e Centri di Ricerca per mettere a fattor comune queste preziose evidenze”.
A partire da marzo 2023 i dati raccolti dai satelliti verranno integrati con i dati raccolti da Spectrum, una rete di sensori IoT sviluppati da 3Bee che “ascolterà” gli impollinatori presenti in zona, registrandone la quantità e la specie. In questo modo un nuovo tassello sarà aggiunto al mosaico, calcolando quanto del potenziale nettarifero sia effettivamente sfruttato. Infine, i passi futuri consentiranno di estendere l’analisi ad altre tenute di Genagricola 1851 per permettere un controllo sempre maggiore sulle azioni svolte per la salvaguardia della biodiversità.

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