Il vigneto Le Bessole e la cantina Accordini Igino hanno un legame che dura da oltre 200 anni. La storia della cantina nasce infatti nel 1821 e quel Cru a Moron di Negrar - nel cuore della Valpolicella, era già in possesso della famiglia, dove usava passare il tempo libero. Gli ettari vitati allora erano tre mentre oggi sono diventati 35, distribuiti fra la Valpolicella Classica e quella “più ampia” della val d’Illasi, a Tregnago. I vitigni piantati sono quelli tradizionali locali rossi, che confluiscono tutti insieme in 220.000 bottiglie prodotte in media annualmente. Dalle Bessole e dai suoi terreni calcarei non producono solo questo Amarone, ma anche un Valpolicella Superiore, un Corvina in purezza e un altro Amarone chiamato Le Viole, che raccoglie i grappoli di alcuni filari delle Bessole (una sorta di Cru nel Cru) vicino ai quali nascono spontaneamente quei fiorellini viola cui il vino è dedicato. Da Tregnago invece arriva il terzo Amarone aziendale, chiamato Corno Marani, coltivato su terreni argillosi. L’annata 2018 non è stata semplice meteorologicamente parlando: dopo mesi abbastanza umidi, un autunno caldo ha aiutato a portare a buona maturazione le uve, a discapito però di qualche punto di acidità. L’Amarone 2018 della famiglia Accordini riesce a gestire bene il grado alcolico, risultando un vino gentile e succoso, saporito di ciliegia e vaniglia con un piacevole tocco di cacao e liquirizia.
(ns)
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