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FILIERE

Pomodoro da industria, è scontro (come ogni anno) sui valori tra parte agricola ed industriale

Gli agricoltori chiedono 150 euro a tonnellata, gli industriali fermi a 140. Confagricoltura: “serve trattativa aperta in base a condizioni di mercato
Confagricoltura, MACFRUT, POMODORO, Non Solo Vino
Pomodori (ph: Engin Akyurt via Unsplash)

Puntuale come ogni anno, torna la tensione sulle trattative relative ai valori del pomodoro da industria, una delle tante filiere agricole di cui l’Italia è leader, con la parte agricola che produce la materia prima chiede il riconoscimento di valori che quella industriale, che la trasforma, non vuole riconoscere. “I prossimi giorni saranno decisivi per la campagna del pomodoro. Ad oggi permangono le distanze tra parte agricola e industriale, con quest’ultima irremovibile nel non voler riconoscere il prezzo auspicato di 150 euro a tonnellata, già individuato da operatori nazionali ed esteri”, sottolinea tra le altre la Confagricoltura, che evidenzia la necessità di una “trattativa aperta sulla base delle condizioni di mercato, in un contesto che identifica il prodotto italiano top quality, ma non lo riconosce agli agricoltori dal punto di vista dei prezzi”. Nei giorni scorsi, le due parti si sono incontrate, ma l’industria è rimasta ferma sulle sue posizioni, proponendo 140 euro a tonnellata per un accordo annuale, oppure 135 euro a tonnellata per due anni. “Una proposta che non può essere accettata dagli agricoltori, alla luce degli incrementi dei costi e delle prospettive di mercato”.

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