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CIBO & CONFLITTI

Azione contro la fame ai leader del G7: “agite contro l’uso della fame come arma di guerra”

Il direttore Simone Garroni: “rivolgiamo loro un appello perché agiscano tempestivamente e rispettino gli impegni presi”
Non Solo Vino
Per Azione contro la fame le guerre sono la causa principale della fame del mondo

La guerra non causa solo vittime e distruzione di territori ma genera anche un grande problema legato al cibo. Secondo Azione contro la fame, organizzazione umanitaria internazionale che lotta contro la malnutrizione infantile ed a combattere le cause strutturali della fame, “la fame nel mondo sta registrando una crescita allarmante, direttamente collegata all’aumento del numero e dell’intensità dei conflitti armati, e al palese disprezzo del diritto umanitario internazionale da parte dei belligeranti, le cui vittime principali sono sempre le popolazioni civili”. Quello di Azione contro la fame, realtà che opera in 51 Paesi del mondo, è un appello (sul sito è stata lanciata la raccolta firme) ai rappresentanti dei Paesi del G7 (con il vertice che si tiene in Giappone dal 19 al 21 maggio), chiedendo di agire con decisione sull’escalation di violenza che sta contribuendo al rapido aumento della fame nel mondo.
“Il diritto internazionale umanitario - commenta Azione contro la fame - vieta esplicitamente di attaccare, distruggere, rimuovere o rendere altrimenti inutilizzabili beni essenziali per la sopravvivenza dei civili, come cibo, campi agricoli, coltivazioni, bestiame e strutture per l’acqua potabile. Il 24 maggio di cinque anni fa, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la Risoluzione 2417 sulla protezione dei civili, che riconosce il legame tra conflitto e fame e classifica l’uso della fame come arma di guerra come crimine di guerra. Da allora, tuttavia, la fame causata dai conflitti è aumentata”.
Per Simone Garroni, direttore di Azione contro la fame, “pur riconoscendo che impegni internazionali come la Risoluzione 2417 e il Patto per la prevenzione della carestia del G7 del 2021 sono passi importanti e necessari, dobbiamo constatare che non è stato fatto abbastanza per attuarli. Bisogna fare di più, e con urgenza per questo nei giorni che vedono i leader del G7 riuniti ad Hiroshima, città tristemente legata alla devastazione della guerra, rivolgiamo loro un appello, perché agiscano tempestivamente e rispettino gli impegni presi. E chiediamo ai cittadini di sottoscriverlo, per dare più forza alla nostra voce”. Azione contro la Fame chiede ai leader mondiali di “agire al più presto per porre fine all’uso della fame come arma di guerra; garantire l’accesso al cibo durante i conflitti; investire per salvare vite e costruire la pace” .

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