Una bella annata la 2016, non particolarmente calda in Vallagarina; un’annata che ha saputo garantire alle uve da base spumante - qui coltivate nell’Altopiano di Brentonico fino ai declivi della valle, arrivando ad altitudini che sfiorano i 600 metri sul livello del mare, su terreni magri e basaltici ricchi di scheletro - le giuste caratteristiche per vini significativi. Come nel caso del Clé Riserva 2016 di Albino Armani. Una cuvée paritaria di Chardonnay e Pinot Nero che incarna a meraviglia il suo essere “bollicina di montagna”. Dopo 60 mesi di maturazione sui lieviti il Clé Riseva 2016 arriva sul mercato in tiratura limitata da 1000 bottiglie. Al naso sono rintracciabili delicati tocchi di pasticceria su base che sa di miele d’acacia. In bocca, il dosaggio zero si fa sentire, ravvivando il sorso, che si fa croccante, sapido e profondo, fino ad un finale lungo e ben ritmato. Il Trentodoc Dosaggio Zero Clé Riserva si ripresenterà al pubblico tra due anni, con l’annata 2019 oggetto di un’ulteriore sperimentazione che prevede una quota del 20% affinata in tonneau. L’azienda Albino Armani, tra i pionieri della Valdadige, ha sempre tenuto la barra dritta nel suo progetto vitivinicolo trentino, mettendo in bottiglia il proprio territorio - quello alpino - affiancato da una continua sperimentazione, con l’obbiettivo di consolidare la propria filosofia produttiva all’insegna dei vini di montagna.
(fp)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024