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L’ALLARME

“Serve un recovery plan per l’ortofrutta italiana”. Confagricoltura scrive al Ministro Lollobrigida

Giansanti: “è crisi, tra calo dei consumi, inflazione e catastrofi climatiche. Preoccupante compressione dei margini, e forte carenza di liquidità”
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Confagricoltura: “serve un recovery plan per l’ortofrutta italiana” (ph: Freepik)

Le immagini di questi giorni, con l’Italia spaccata in due tra tempeste di vento, pioggia e grandine al Nord, che hanno devastato frutteti, campi e vigneti, ed un caldo torrido al Sud, che brucia i raccolti in pianta, e ha dato luogo anche a diversi incendi importanti al Sud, fanno paura. E richiamano, in qualche modo, alla mente anche la devastante alluvione, di qualche mese fa, in parte dell’Emilia Romagna e delle Marche. Ma per le campagne italiane, e soprattutto per l’ortofrutta, la situazione è critica da tempo. Ed ora serve un “recovery plan” per il settore. È la richiesta che Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, ha avanzato al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, con una lettera in cui spiega le ragioni di un intervento tanto incisivo.
Dal gennaio 2023, mese in cui la Confagricoltura aveva posto l’attenzione sullo stato di salute del comparto, le criticità si sono acuite. “Nell’ultimo anno le imprese ortofrutticole, dopo gli effetti della pandemia e del conflitto russo-ucraino, hanno dovuto affrontare molte altre problematiche, che minano la loro tenuta economica - scrive Giansanti, nella sua missiva al Ministro - dall’incremento dei costi di produzione, all’aumento dei tassi di interesse, dalla crescita dell’inflazione che sta aggravando il calo strutturale dei consumi, sino agli effetti devastanti delle numerose avversità catastrofali”. L’insieme di questi elementi, spiega ancora Confagricoltura, sta comportando “una preoccupante compressione della marginalità, nonché una forte carenza di liquidità, che preclude gli investimenti fino al punto di indurre a dismettere la produzione ortofrutticola”.
È per queste ragioni che il presidente Confagricoltura chiede al Ministro di “individuare misure tempestive ed efficaci, che consentano di affrontare questo vero e proprio stato di emergenza”. Gli elementi da cui partire, per un confronto con il Ministero dell’Agricoltura, sono quelli contenuti nel documento di posizione, illustrato dalla Confagricoltura nel tavolo ortofrutticolo ad inizio marzo.
Con 300.000 aziende e un valore di 15 miliardi di euro (1/4 della produzione agricola nazionale), l’ortofrutta si conferma un comparto “strategico e professionalizzato che investe, in particolare in innovazione e ricerca, che contribuisce in misura determinante alla crescita ed allo sviluppo dell’agricoltura nazionale”, conclude Giansanti.
L’Italia, ricorda Confagricoltura, è il primo Paese al mondo per produzione di pomodori, finocchi, carciofi, melanzane, cime di rapa, indivie, mele e pere fresche, pesche, nettarine, albicocche, uve da tavola e da vino, meloni e kiwi (dati Eurostat 2022).

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