In controtendenza all’andamento generale cresce il fatturato dell’industria alimentare che fa registrare un aumento del 5% sullo stesso periodo del 2022. Lo afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul fatturato dell’industria a luglio 2023 che, in media, si riduce dell’1,6% su base tendenziale. A sostenere gli alimentari sono sia i consumi interni che le esportazioni che mettono a segno un aumento del 7% nel primo semestre 2023, dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato nel 2022, grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio delle specialità italiane più vendute all’estero.
Si tratta di un risultato che conferma il primato dell’agroalimentare made in Italy che ha sviluppato nel 2022 un valore di 580 miliardi di euro nella filiera allargata ed è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina.
Un patrimonio che, conclude la Coldiretti, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740.000 aziende agricole, 70.000 industrie alimentari, oltre 330.000 realtà della ristorazione, 230.000 punti vendita al dettaglio e 10.000 agricoltori in vendita diretta con l’associazione Campagna Amica.
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