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NOVITÀ

Se il fine dining si declina in chiave healthy: i ristoranti “longevity” sono la tendenza del 2024

Nei nuovi locali i menu sono studiati da medici e nutrizionisti, ma realizzati con il concept dell’altra ristorazione
FINE DINING, HEALTHY FOOD, Longevity, RISTORAZIONE, Non Solo Vino
Alta ristorazione, la nuova cucina è salutistica e light

Un’esperienza gourmet che vada oltre il semplice piacere del palato, ma includa come pilastri fondamentali anche la salute e la sostenibilità dei piatti: è questa la nuova tendenza del fine dining, che sempre più punta sul concetto di “longevity” ed healthy food, con menu ad hoc studiati da medici e nutrizionisti, ma realizzati con il concept dell’alta ristorazione. Un trend confermato dall’apertura di nuovi ristoranti incentrati sul benessere fisico e mentale, come - ultimi in ordine di tempo - “The Longevity Kitchen” a Milano e “Ginkgo Longevity Restaurant” sui Colli Bolognesi. Mangiare diventa così un’occasione per coltivare il benessere in tutte le sue sfaccettature, passando dall’utilizzo di ingredienti che fanno parte della dieta di regioni note per la longevità dei loro abitanti - come la Sardegna e il Giappone - oppure attraverso il “Mindful Lunch”, in cui si mangia insieme al nutrizionista per imparare i segreti di una corretta alimentazione.
Se i ristoranti salutistici, che offrono piatti attentamente studiati dal punto di vista nutrizionale - buoni sì, ma anche light - sono da tempo la norma nei wellness retreat, in cui il cibo è solo una delle componenti di un programma olistico a 360 gradi che comprende trattamenti antiage, Spa, percorsi detox, meditazione e fitness - adesso la tendenza si allarga. A Milano The Longevity Kitchen - che comprende bar, bistrot e ristorante fine dining - è un format innovativo di healthy food che trova la sua fonte di ispirazione nelle “blue zone”, cinque aree geografiche nel mondo caratterizzate da longevità e benessere olistico. Così ricette, sapori e superalimenti tipici di Sardegna, Loma Linda (California), Nicoya (Costarica), Ikaria (Grecia) e Okinawa (Giappone) sono al centro della speciale proposta culinaria studiata da medici, nutrizionisti e chef esperti. “Alcuni dei nove segreti della longevità emersi dalle ricerche sul campo vertono proprio sullo stare a tavola e sulle abitudini alimentari, penso per esempio al controllo della sazietà, alla connessione con la propria cerchia di affetti o all’assunzione consapevole e moderata di specifici ingredienti - dichiara Luigi Caterino, ceo di Longevity Spa -  la cucina diventa un veicolo per una rinnovata connessione con il corpo, non solo fornendo nutrienti essenziali ma anche considerando l’impatto generale sulla salute e sul pianeta: in questa prospettiva, il piacere del cibo si fonde armoniosamente con la consapevolezza del suo impatto sulla salute mentale e fisica dell'individuo, oltre che sul benessere dell’ecosistema”.
Sui colli bolognesi, Palazzo di Varignana ha appena aperto il “Ginkgo Longevity Restaurant”, un concept innovativo che si basa su una cucina “potenziativa” al servizio del benessere con l’obiettivo di unire gusto, qualità delle materie prime, attenzione alla sostenibilità e piacere del bello. Un ristorante pensato per offrire nuove esperienze benessere che partono dalla tavola non solo per coloro che partecipano ai retreats, ma anche ai clienti del resort e ad esterni. Una delle esperienze caratterizzanti è il “Mindful Lunch”, un pranzo guidato insieme al medico nutrizionista per scoprire un nuovo approccio al cibo e le strategie più efficaci per raggiungere il massimo potenziale psicofisico anche a tavola. “Da 20 anni mi occupo di nutrizione e da sempre sono stata convinta di come questa giochi un ruolo cruciale per la salute e il benessere della persona, tanto da essere uno dei cinque pilastri del mio metodo - dichiara la dottoressa Annamaria Acquaviva, direttore scientifico di Palazzo di Varignana - oggi con la creazione del “Ginkgo Longevity Restaurant” sono riuscita ad unire due elementi che solitamente sono contrapposti: la qualità nutrizionale degli alimenti con una proposta di carta capace di appagare a pieno il palato. In questo ristorante la salute incontra l’estetica e il gusto proponendo una vera e propria “educational experience” con lo scopo di aiutare a migliorare l’approccio al cibo per acquisire consapevolezza di ciò che mangiamo e delle emozioni e sensazioni che sperimentiamo durante i pasti”. La proposta gastronomica si ispira alla Dieta Mediterranea e si distingue per un controllo dell’impatto glicemico, un bilanciamento dei macronutrienti, un effetto antinfiammatorio ed un’integrazione di sostanze fitochimiche antiossidanti.
Mediterranea Real Healthy Food - è un format - studiato da Gianpaolo Nappi, Marcello Forti e Andrea Pignata - che si basa sul concetto di un’alimentazione healthy e funzionale. A Milano conta già due ristoranti, ma altre aperture sono previste in futuro.
Sempre in ambito di cucina salutistica sono sempre più di tendenza i ristoranti “plant based”: e se il pioniere è stato Pietro Leemann con il suo Joia, che ha portato la cucina vegetariana a conquistare la stella Michelin (nel 1996 è stato il primo in Europa), sempre a Milano La Taverna degli Arna - della chef Marzia Riva e del biologo e nutrizionista Ferdinando Giannone - promuove l’importanza di un’alimentazione sana e consapevole attraverso un menu completamente vegetale. Basata, invece, sul concetto di superfood la cucina di Plato Milano, che si avvale di ingredienti selezionati (ipocalorici ma molto nutrienti) per fare il pieno di fibre, vitamine e antiossidanti. Anche qui ogni piatto è il risultato della collaborazione fra la creatività degli chef e la ricerca scientifica dei nutrizionisti. Soul Green, dopo Milano, ha aperto anche un ristorante anche a Dubai: piatti buoni per la mente, ma anche per il corpo e l’ambiente, con un menu quasi totalmente “plant based”, senza uova né latticini, con materie prime stagionali provenienti da piccoli produttori certificati.

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