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SALUTE

Un italiano su due (46%) è sovrappeso. Lollobrigida: rimettere al centro la Dieta Mediterranea 

Oggi (4 marzo) è la Giornata Mondiale dell’Obesità. A rischio anche le giovani generazioni: solo un bambino su tre mangia verdura tutti i giorni
Coldiretti, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, OBESITA', Non Solo Vino
I problemi di sovrappeso e obesità riguardano quasi un italiano su due (ph: Pexels) 

Quasi un italiano adulto su due (46%), per un totale di circa 23 milioni di persone, è in sovrappeso o obeso, un fattore di rischio che favorisce numerose malattie, dai problemi cardiocircolatori al diabete, dall’ipertensione all’infarto, fino a certi tipi di cancro. Lo rileva un’analisi Coldiretti sulla base degli ultimi dati Istat, diffusa nella Giornata mondiale dell’Obesità, che si celebra oggi (4 marzo). Per il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida occorre rimettere al centro della nostra alimentazione “la Dieta Mediterranea, consolidata nel tempo, che vanta l’iscrizione nella Lista Patrimonio Immateriale Unesco e che si erge come un modello di alimentazione salutare e sostenibile. Riflettiamo sull’importanza cruciale che deve rivestire, perché promuovere attivamente questo modello nutrizionale significa incoraggiare scelte alimentari e uno stile di vita sano che contribuiscono alla prevenzione dell’obesità. I suoi principi, incentrati su frutta, verdura, cereali, non solo favoriscono la salute, ma rappresentano anche un patrimonio culturale da preservare, ricco di contaminazioni gastronomiche” sostiene il Ministro.
L’eccesso di peso interessa il 35% della popolazione italiana adulta, a cui si aggiunge l’11% che è addirittura obeso. Una situazione più grave per gli uomini, dove le percentuali salgono rispettivamente al 43% e al 12%. Meglio le donne, dove i problemi di eccesso ponderale riguardano il 28% della popolazione, mentre è uguale la quota di quelle obese. Ma il fenomeno, purtroppo, non risparmia neppure le giovani generazioni, soprattutto a causa della tendenza ad alimentarsi con cibi ricchi di grassi, sale e zuccheri, abbinati spesso a bevande gassate a scapito di alimenti sani come la frutta e la verdura. In Italia consuma verdura tutti i giorni solo un bambino su tre (31,3%) mentre ben il 7,8% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 6% di non mangiarla mai, secondo l’analisi Coldiretti sull’ultimo rapporto dedicato all’obesità infantile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. A preoccupare è anche il fatto che meno della metà dei bambini italiani (45,2%) consuma frutta tutti i giorni, mentre ben il 4,6% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 3,6% di non mangiarla mai.
“L’Italia è la seconda nazione tra le più longeve al mondo, grazie anche a questo modello nutrizionale che ci contraddistingue da sempre e ci rende unici - aggiunge il Ministro Lollobrigida - la scelta del Governo Meloni di candidare la Cucina Italiana a patrimonio Unesco, inoltre, rappresenta un’opportunità per raccontare chi siamo e sottolineare quanto il cibo sia non solo nutrimento, ma veicolo di valori, cultura e socialità”.
La situazione dell’obesità diffusa è preoccupante per un Paese come l’Italia, leader mondiale nella qualità dell’alimentazione, con prodotti che sono diventati un modello di consumo in tutto il mondo. Non a caso la Dieta Mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2024, davanti alla “Dash” e alla “Mind”, sulla base del Best Diets Ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. Una vittoria ottenuta grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.
Proprio per promuovere l’educazione alimentare tra le nuove generazioni le Donne Coldiretti sono impegnate nel progetto “Educazione alla Campagna Amica”, che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia con lezioni nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto, organizzati nelle aziende agricole e in classe. Così come Fondazione Campagna Amica che, oltre alla presenza nelle scuole, ha promosso negli anni un progetto, in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, finalizzato all’educazione alimentare dei più piccoli, grazie al coinvolgimento dei pediatri che, insieme ai produttori agricoli, spiegano ai bambini l’importanza di una merenda e un’alimentazione sana, con un’attenzione ad alcuni temi importanti, come la stagionalità dei prodotti, il Km 0 e i corretti stili di vita. L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della Dieta Mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno, e arrestare così il consumo del cibo spazzatura.

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