I numeri della Franciacorta

A vendemmia 2024 inoltrata e a poche settimane dall’ormai tradizionale festival gioioso fra le vigne franciacortine, è tempo di tirare un paio di somme. Il 2023 si era chiuso con un venduto in volumi pari a 19,5 milioni di bottiglie equivalenti di Franciacorta e un trend positivo nei fatturati, in crescita del 2,8% sull’anno precedente. Rilevante anche il dato di crescita nei prezzi medi, che segnavano a dicembre 2023 un +6,4% sul 2022. A fine 2023 sono emersi fattori che hanno condizionato le vendite, tra i quali la ridotta disponibilità di prodotto da parte di alcune cantine e le criticità economico/sociali/climatiche. Con la crescente incertezza geopolitica, che ha fatto sentire il suo peso anche nel primo quadrimestre del 2024, con le vendite in volume frenate sul medesimo periodo del 2023 (4,3 milioni di bottiglie; -5,9%). Rassicurante, invece, il trend dei fatturati che, nella prima parte del 2024, presentano un un incremento nei prezzi medi dell’1,4% sul medesimo periodo del 2023 (con il prezzo medio allo scaffale di una bottiglia di Franciacorta a 24,60 euro, iva inclusa). Nei primi 4 mesi del 2004, il mercato interno rappresenta ancora per gli spumanti di Franciacorta lo “zoccolo duro” delle vendite con l’83,8% in termini di volumi (con l’export al 16,3%). Una fotografia positiva registrata anche da una ricerca di Signorvino. E questo, grazie ad una qualità del prodotto diffusa (e sostenuta da una recente mappatura del territorio) testimoniata dalle nostre monografie (2023-2022-2021-2020-2019-2018) e dal crescente numero di aziende che avrebbero meritato le pagine della nostra newsletter - da Bosio a Ricci Curbastro, da Ronco Calino a Quadra, da Majolini a Castel Faglia, da Antica Fratta a Camillucci, da Martinelli a La Fioca, da Santus a Corte Aura da Moraschi a Clarabella e Ferghettina, che troverete presto nel settimanale “I Vini di WineNews”.

(fp)