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L’ALLARME

La siccità dimezza la raccolta delle arance in Sicilia, con una perdita di 300 milioni di euro

Le stime di Confagricoltura parlano di meno 40-50% nella stagione 2024. “Senza interventi, l’emergenza continua a mettere in ginocchio l’isola”
AGRICOLTURA, ARANCE ROSSE, CAMBIAMENTO CLIMATICO, Confagricoltura, SICCITA', SICILIA, Non Solo Vino
Gli aranceti sull’Etna

Un calo tra il 40 e il 50% della produzione, e una perdita secca del comparto, sulla base dell’andamento di mercato e produzione dell’annata scorsa, attorno ai 300 milioni di euro. Secondo le stime di Confagricoltura, la raccolta delle arance in Sicilia, tra i prodotti-simbolo dell’agricoltura italiana (il segmento vale il 65% della produzione nazionale su poco più di 56.000 ettari coltivati ad arancia rossa come il tarocco e navel come le bionde) nella stagione 2024 rischia di dimezzarsi a causa della siccità, che continua a mettere in ginocchio l’isola.
Ma sulla quale molto si poteva fare, e non è stato fatto, dice la confederazione, che ha presentato un lungo ed approfondito dossier sull’allarme - firmato dai presidenti dei Consorzi dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp, Gerardo Diana, e dell’Arancia di Ribera Dop, Salvatore Daino - parlando di “interventi contenuti nel Piano regionale per la lotta alla siccità redatto dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia e approvato dalla Giunta regionale nel febbraio 2020, allora guidata da Nello Musumeci, oggi Ministro per la Protezione civile, che aveva individuato 15 azioni di intervento che avrebbero potuto evitare il dramma che oggi stanno vivendo le campagne siciliane”. E che sono rimaste “sulla carta straccia”, aggiungono gli imprenditori agricoli.

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