Il Vigna Montosoli Riserva 2019 di Casanuova delle Cerbaie profuma di camelia e rosa, ma anche di fiori di biancospino, rimpolpati da piccoli frutti di bosco e qualche cenno mentolato; un naso minuto ma aperto e nitido, come il sorso, che si diffonde fresco e carnoso, dall’aderenza pepata e dal piacevole allungo finale pulito, sia fruttato che floreale. Questo cru proviene, evidentemente, dalle vigne poste sulla collina di Montosoli a poco più di 300 metri di altezza coltivate su suolo ricco di argilla, galestro e quarzo. Oltre a qui, Casanuova delle Cerbaie conta anche su filari a ridosso dell’azienda, a 330 metri di altezza su suoli calcarei e conglomeratici e infine in zona Casato, su suoli argillosi a 250 metri di altezza. In tutto 10 ettari, tutti dislocati comunque nel quadrante centro-settentrionale della denominazione, sui pendii che scendono dal paese di Montalcino verso nord-ovest, e che poi risalgono in parte verso la collina di Montosoli. L’intera proprietà (vigne e cantina incluse) furono acquisiti dall’appassionato di vino statunitense Roy Welland nel 2008, da una signora tedesca che aveva dato origine all’azienda nei primi anni Ottanta. La produzione tocca una media di 35.000 bottiglie annue, suddivise in 5 etichette tutte a base Sangiovese: il Brunello di Montalcino annata, il Rosso di Montalcino, il cru Vigna Montosoli, un Sangiovese Igt e un rosato, entrambi vinificati in acciaio.
(ns)
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