Era il 1993 quando Ferruccio Ferragamo acquistò la Tenuta Il Borro nel Valdarno Superiore, trasformando il borgo in un micro-cosmo complesso ed elegante, che comprende l’azienda agricola (con vigne, olivi, cantina, frantoio e allevamento di ovicoli, pecore e api), e un ampio progetto di ospitalità di lusso, suddiviso fra suites, ville, agriturismo e ristoranti. Praticamente 30 anni dopo, nel 2024, Ferruccio Ferragamo, coi i figli Salvatore e Vittoria, investe a Montalcino. La scelta cade su Pinino, la cui fondazione risale al 1874 e che risulta fra le aziende che hanno costituito il Consorzio del Brunello. Si trova sulla pendice meridionale del poggio di Montosoli, collina vocata della denominazione, posta a nord del paese di Montalcino. L’intera proprietà conta su 21 ettari, di cui 16,24 a vigneto, iscritti per circa metà a Brunello e per il resto a Rosso e a Sant’Antimo. Le vigne sono divise in due zone: la più grande è a nord-est della Docg, in località Canchi, mentre 3,5 ettari si trovano a ridosso della tenuta, su Montosoli. Qui sorge Vigna Pinino: posta a quasi 300 metri di altezza su suolo ricco di galestro, ospita viti di età dai 40 ai 20 anni da cui si ricava il Brunello Vigna Pinino. La versione 2020 ha carattere erbaceo a cui si affianca la dolcezza della fragola, la finezza della viola e un tocco ematico; il sorso ha buona aderenza sapida, freschezza agrumata e un lungo ritorno di frutta rossa matura.
(ns)
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