L’Etna Bianco Contrada Carranco 2021, fermentato in cemento e maturato per 12 mesi in barrique, profuma di agrumi maturi, con tocchi di zenzero, iodio ed erbe aromatiche. In bocca il sorso è sapido e croccante, dallo sviluppo continuo e dal finale fragrante con cenni leggermente ammandorlati e rimandi balsamici. Il progetto enologico che porta il nome Carranco è nato nel 2018, arricchendo una zona che pare proprio diventata molta ambita, attirando non solo i più importanti produttori siciliani ma anche le migliori firme provenienti dal resto dell’Italia enoica. Ecco allora Andrea Farinetti (Borgogno) e Francesco Tornatore (già sul Vulcano con l’azienda che porta il suo nome) incrociare le loro esperienze nei terreni lavici etnei, ormai uno dei simboli del mondo del vino siciliano. Carranco, si trova a Verzella di Castiglione di Sicilia e conta su 8 ettari a vigneto con ceppi di 50-60 anni di età, posti a 500 metri di altitudine sul versante nord dell’Etna. Il progetto ricalca l’impostazione tipica delle realtà vitivinicole dell’Etna, attestandosi su una produzione complessiva che sfora le 35.000 bottiglie. Lo stile delle etichette aziendali è già sostanzialmente definito e sembra aver imboccato la strada giusta. Cemento, terracotta e legno garantiscono la piena espressività del Nerello e del Carricante, oltre a conservare l’originalità di vini prodotti nel particolare terroir etneo.
(fp)
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