Il Barolo Cannubi 2021 profuma di frutta rossa matura, fiori appena appassiti, macchia mediterranea e sottobosco, con tocchi di liquirizia e rimandi tostati. Pieno e polposo il sorso, dalla trama tannica articolata e dal lungo finale dai ritorni fruttati e tostati. L’attività della cantina con sede a La Morra inizia nel 1890 quando Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, iniziò a produrre le prime bottiglie. La proprietà passò poi al genero Giacomo Damilano, che ne ha determinato l’assetto attuale. La quarta generazione, composta da Paolo, Guido e Mario Damilano è oggi alla guida di cantina e vigneti, rinnovando stile e immagine della casa e spostando in avanti l’asse della qualità, con un apporto di modernità soprattutto sul piano della cifra stilistica delle etichette aziendali, rappresentato, soprattutto, dall’uso del legno piccolo in fase di affinamento. L’azienda può contare su un patrimonio viticolo di 58 ettari a vigneti, per una produzione che si attesta in media sulle 400.000 bottiglie annue. E se la parte da leone è giocata dal Barolo (l’azienda possiede parcelle di vigneto nei Cru Cannubi, Brunate, Cerequio, Liste e Raviole, oltre che a Barolo, Grinzane Cavour, Novello e Monforte d’Alba), anche il resto dell’articolata gamma delle etichette, che comprende anche Langhe Doc, Barbera d’Asti e due Metodo Classico, possiede una rassicurante costanza qualitativa.
(are)
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