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ATTUALITÀ

Coldiretti chiede all’Ue un cambio di rotta per salvare l’intera filiera agroalimentare

Al “Global Food Forum” 2025 by Farm Europe, l’appello per una nuova Politica Agricola Comune che tuteli i veri agricoltori e garantisca trasparenza
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Salvare l’agroalimentare con una nuova Pac (ph: Freepik/jcomp)

All’Unione Europea serve un cambio di passo nelle politiche agricole che rafforzi la produzione agroalimentare, abbatta la burocrazia, sostenga il reddito dei veri agricoltori e li garantisca dalla concorrenza sleale, attraverso l’applicazione del principio di reciprocità negli scambi commerciali e la trasparenza su tutte le etichette delle produzioni europee. Una vera e propria inversione di rotta rispetto alle politiche varate dalla scorsa Commissione e rispetto a un trend che ha visto calare del -37% le aziende agricole del vecchio Continente, con un taglio di 11 milioni di ettari di terreni. È il messaggio lanciato dalla Coldiretti al “Global Food Forum” 2025, la due giorni organizzata, nei giorni scorsi, da Farm Europe, alla Grande Abbaye de la Ramée, a Jodoigne in Belgio, che ha rappresentato un’occasione di confronto dei vertici Coldiretti con il Commissario Ue all’Agricoltura Cristophe Hansen, per ribadire il ruolo centrale che l’agricoltura deve avere per quanto riguarda la salute dei cittadini, partendo dall’obbligo dell’origine sui prodotti alimentari in commercio in tutti gli Stati membri e la necessità di assicurare risorse certe per aumentare le capacità economiche delle aziende.
“L’Europa deve avere un ruolo da protagonista e, per poterlo fare, deve partire da una sicurezza che deve essere garantita ai propri cittadini: la corretta alimentazione e la disponibilità di cibo, e, per poterlo fare - ha evidenziato il presidente Coldiretti Ettore Prandini - bisogna sostenere l’agricoltura. Per portare al centro anche dell’istituzione europea quello che è l’agroalimentare italiano non possiamo più accettare la demonizzazione di alcune filiere produttive come la zootecnia che noi riteniamo essere un grande valore aggiunto. L’utilizzo degli agrofarmaci lo potremmo anche diminuire quando avremo molecole diverse a disposizione, e non semplicemente cancellando molecole che portano a una maggiore importazione di prodotti provenienti da altri continenti dove utilizzano pesticidi che in Europa sono vietate da 40 anni”, afferma Prandini.
“Il nostro presidio a Bruxelles è di importanza strategica in una fase di rinegoziazione della Politica Agricola Comune dove le prime sfide sono ridurre la burocrazia, che ci ha invaso con gli eco schemi, con gli effetti drammatici che in questi anni ha causato nella vita quotidiana delle aziende, e garantire che i fondi vadano solo ai veri agricoltori”, ha rilevato il segretario generale Coldiretti Vincenzo Gesmundo.
Coldiretti ha messo in evidenza anche il tema della trasparenza, rilanciando la sua proposta di legge di iniziativa popolare per difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori e porre fine allo scandalo dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime. “Per me è molto importante restituire speranza ai nostri agricoltori, dare loro prospettive. Devono sapere che sono fondamentali non solo per assicurare la produzione del nostro cibo e la sovranità alimentare - ha dichiarato il Commissario Ue all’Agricoltura Cristophe Hansen - gli agricoltori hanno anche un ruolo importante quando si parla di sicurezza energetica nell’Unione Europea. Voglio dare agli agricoltori la possibilità di programmare investimenti in questo settore, per offrire servizi di estremo valore a tutta la nostra società, perché tutti noi abbiamo bisogno di cibo tre volte al giorno e per questo motivo gli agricoltori hanno un ruolo importante. Hanno anche un ruolo importante quando si parla della sostenibilità e dei nostri obiettivi. Sono parte delle soluzioni e non parte dei problemi. Io mi batterò per una Pac forte con un budget dedicato e conseguente. Avrò bisogno del sostegno dei co-legislatori (Parlamento e Consiglio) e degli agricoltori. Questo è ciò che voglio che sappiano”, ha concluso Hansen.
“Un forum dedicato all’intera filiera agroalimentare in cui finalmente gli agricoltori ridiventano protagonisti non solo dell’agricoltura, ma di tutto il food system. Fino ad oggi la Pac è stata vista come uno strumento di aiuto per gli agricoltori ma, in realtà, è un aiuto per l’intera filiera agroalimentare compensando i maggiori costi di produzione che altrimenti si trasferirebbero sui consumatori dando origine a disuguaglianza alimentare”, ha sottolineato, infine, l’ad Filiera Italia e presidente Eat Europe Luigi Scordamaglia.

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