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LO SCENARIO

Crisi alimentare globale: 295 milioni di persone sull’orlo della fame, 38 milioni sono bambini

Secondo i dati del Rapporto Mondiale 2025 by Fsin, la situazione peggiora per il sesto anno consecutivo attestandosi, nel 2024, al 22,6%
CIBO, CRISI ALIMENTARE, ONU, Non Solo Vino
Crisi alimentare: 295 milioni di persone sull’orlo della fame (ph:Unicef/Zagout)

Il mondo si trova di fronte a una crisi alimentare senza precedenti: oltre 295 milioni di persone in 53 Paesi e territori sono attualmente esposte a livelli acuti di insicurezza alimentare, pari al 22,6% della popolazione analizzata. Si tratta del sesto anno consecutivo di crescita della fame acuta nel mondo nel 2024. Di queste, ben 38 milioni sono bambini sotto i cinque anni gravemente malnutriti in 26 paesi, una cifra allarmante che sottolinea la vulnerabilità delle fasce più giovani della popolazione globale. È l’allarme del Rapporto sulle Crisi Alimentari (Grfc) 2025 del Food Security Information Network (Fsin) e lanciato dalla Rete Globale contro le Crisi Alimentari di Onu, Ue, Usa e agenzie non governative.
“Tra i Paesi più colpiti - afferma il Rapporto - figurano la Striscia di Gaza, Mali, il Sudan e lo Yemen, dove la popolazione affronta livelli catastrofici di fame. Si evidenzia inoltre anche un forte aumento della fame causata dagli sfollamenti forzati, con quasi 95 milioni di persone che vivono in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, la Colombia, il Sudan e la Siria, su un totale globale di 128 milioni di sfollati forzati.” “Questo Rapporto globale sulle crisi alimentari è un altro atto d’accusa risoluto contro un mondo pericolosamente fuori rotta, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che sottolinea: “Questo è più di un fallimento dei sistemi: è un fallimento dell’umanità. La fame nel XXI secolo è indifendibile. Non possiamo rispondere agli stomaci vuoti con le mani vuote e le spalle voltate”.
“Nel momento in cui lanciamo il Rapporto Mondiale 2025 sulle Crisi Alimentari, siamo consapevoli che l’insicurezza alimentare acuta non è solo una crisi, ma è una realtà costante per milioni di persone, la maggior parte delle quali vive nelle aree rurali”, ha sottolinato il direttore generale Fao, QU Dongyu: in particolare, il Rapporto sottolinea che i conflitti sono rimasti la principale causa di insicurezza alimentare acuta, colpendo circa 140 milioni di persone in 20 Paesi e territori. A fronte di queste emergenze - si denuncia nel Rapporto -“i finanziamenti globali stanno registrando il declino più rapido degli ultimi anni e lo slancio politico si sta indebolendo. Spezzare il ciclo dell’aumento della fame e della malnutrizione richiede un reset coraggioso”. Oltre agli aiuti di emergenza, la Rete globale contro le crisi alimentari raccomanda di investire nei sistemi alimentari locali e nei servizi di nutrizione integrata.

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