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La spesa alimentare è più cara, e torna la “Carta Dedicata a Te” per i beni di prima necessità

L’iniziativa voluta dal Governo si avvale di una dotazione sui 600 milioni di euro e ne garantirà 500 ad oltre 1,1 milioni di famiglie italiane
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La spesa alimentare è più cara, e torna la “Carta Dedicata a Te” del Governo

Se il carrello della spesa alimentare continua ad aumentare, con le stime preliminari dell’Istat, riferite ad agosto 2025, che parlano di accelerazione per i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +5,1% a +5,6%) e lavorati (da +2,8% a +3%), senza dimenticare che la spesa alimentare è una delle voci più significative per i conti di una famiglia, tanto che può arrivare ad incidere fino al 19% del budget, come riportato da Altroconsumo, le proposte di iniziative che possano aiutare i cittadini a sentire di meno il “peso economico” dello scontrino, non sorprendono. Per il terzo anno consecutivo, il Ministero dell’Agricoltura, insieme al Ministero dell’Economia e al Ministero del Lavoro, mette a disposizione delle famiglie meno abbienti la “Carta Dedicata a Te”. Si tratta di uno strumento con una dotazione di quasi 600 milioni di euro, che garantirà 500 euro ad oltre 1,1 milioni di famiglie.
Come ha spiegato l’Inps, “per fruire della misura non è richiesta alcuna domanda da parte dei cittadini. I beneficiari saranno individuati automaticamente tra i nuclei familiari residenti in Italia e in possesso di un Isee ordinario in corso di validità non superiore a 15.000 euro. Restano esclusi i nuclei che percepiscono altre misure di inclusione o sostegno al reddito (Assegno di inclusione, Reddito di Cittadinanza, Carta acquisti e altri) di carattere nazionale, regionale o comunale, nonché prestazioni di disoccupazione o integrazione salariale”.
Questi i beni alimentari di prima necessità che si potranno acquistare: carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole; pescato fresco; tonno e carne in scatola; latte e suoi derivati; uova; oli d’oliva e di semi; prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria; pizza e prodotti da forno surgelati; paste alimentari; riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale; farine di cereali; ortaggi freschi, lavorati e surgelati; pomodori pelati e conserve di pomodori; legumi; semi e frutti oleosi; frutta di qualunque tipologia; alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula); lieviti naturali; miele naturale; zuccheri; cacao in polvere; cioccolato; acque minerali; aceto di vino; caffè, tè e camomilla; e prodotti Dop e Igp.
Per quanto riguarda la procedura ed i tempi, entro l’11 settembre 2025, l’Inps metterà a disposizione dei comuni, tramite un apposito applicativo web sul proprio sito istituzionale, le liste dei beneficiari da consolidare, individuando i nuclei familiari residenti in ciascun comune sulla base dei dati elaborati secondo i criteri e i requisiti stabiliti dal Decreto. I comuni avranno poi 30 giorni di tempo per le verifiche di competenza (residenza e incompatibilità con altre misure). Al termine, l’Inps trasmetterà le liste definitive a Poste Italiane, che provvederà alla consegna delle carte. I comuni pubblicheranno, quindi, sui propri siti internet l’elenco dei beneficiari della carta. Il primo utilizzo dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza dal beneficio. Le somme caricate dovranno essere interamente spese entro il 28 febbraio 2026.
“Anche quest’anno prende il via “Carta Dedicata a Te” - ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida - una misura ormai strutturale inserita in Legge di Bilancio per sostenere i nuclei familiari nell’acquisto di beni di prima necessità. È uno strumento che conferma l’attenzione del Governo Meloni nei confronti delle famiglie che vivono un momento di difficoltà. Una misura concreta che aiuta l’accessibilità economica dei prodotti alimentari irrinunciabili nella vita di ogni giorno e che aiuta lo sviluppo delle filiere agroalimentari italiane. Oltre ai 500 milioni di euro di dotazione finanziaria, le famiglie titolari della Carta potranno contare anche su una forte scontistica dedicata a loro che aiuta sia le famiglie che le imprese italiane”.
Lo scorso anno le spese delle famiglie sono state così orientate: il 76,2% per l’acquisto di prodotti alimentari in Gdo, e per il 10% sempre in prodotti alimentari ma in negozi, minimarket e mercati, il 10% della dotazione del 2024. Il restante 2,2% del fondo è stato speso in discount, macellerie, forni, latterie e per il trasporto pubblico.

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