Quest’anno, è stato di 18,8 i milioni di euro il ricavato - il terzo più alto della storia - della prestigiosa asta annuale degli Hospices de Beaune, di scena, nei giorni scorsi, con l’edizione n. 165 alle Halles de Beaune, in Borgogna, battuta dalla casa d’aste Sotheby’s. Somma che comprende i 400.000 euro raccolti dalla “Pièce de Charité”, il lotto speciale dello storico incanto che, questa volta e per la prima volta, è stata una botte da 228 litri di Pommard Premier Cru Les Rugiens 2025, vino solitamente incluso nell’assemblaggio della Cuvée Dames de la Charité.
L’asta degli Hospices de Beaune è uno dei più antichi eventi charity al mondo, nata nel 1859, quando venne deciso, per la prima volta, di mettere all’asta la nuova annata dei vini provenienti dai possedimenti degli Hospices, il cui ricavato, tutt’oggi, continua a sostenere i costi delle cure mediche e la manutenzione degli storici ospedali francesi.
Ben 552 i lotti sotto il martello nell’incanto - 428 botti di vino rosso, 111 di vino bianco e 11 di distillati, oltre ovviamente al top lot, la “Pièce des Présidents” - con un numero record di partecipanti registrati, la cui forte domanda si è riflessa sul prezzo medio di aggiudicazione: ovvero, 33.930 euro (+4,6% sul 2024), segnando il quinto anno consecutivo in cui il prezzo medio per barile supera la quota di 30.000 euro. Dividendo per categorie, l’aggiudicazione media per le botti di rosso è stata di 27.480 euro, per i bianchi 58.580 euro, mentre per i Grand Cru 86.290 euro e per i Premiers Cru 23.180 euro.
Ma la “Pièce des Présidents” che non è stato l’unico lotto battuto al prezzo più alto, visto che anche i due lotti con una botte di Bâtard-Montrachet Grand Cru Cuvée Dames de Flandres ciascuno, sono stati entrambi aggiudicati per 400.000 euro. A seguire i due lotti comprendenti ciascuno una botte di Clos de Vougeot Grand Cru Cuvée François Faiveley, donati da Domaine Faiveley, cantina dell’Appellation Clos de Vougeot Grand Cru, battuti, rispettivamente, a 165.000 euro e 170.000 euro.
“Siamo lieti di aver realizzato la terza vendita più grande della nostra storia - ha commentato Guillaume Koch, direttore e presidente Hospices Civils de Beaune - ancora una volta, i vini bianchi hanno riservato meravigliose sorprese, incluso un nuovo record per la botte venduta al prezzo più alto (“Pièce des Présidents” esclusa), con il Bâtard-Montrachet”.
Per Marie-Anne Ginoux, dg Sotheby’s France, “il nostro obiettivo condiviso resta chiaro: celebrare il patrimonio vitivinicolo della Borgogna raccogliendo al contempo fondi vitali per gli Hospices Civils de Beaune. E questa vendita è soprattutto una testimonianza della generosità condivisa di tutti i coinvolti, dai négociants alla comunità locale passando per i nostri acquirenti internazionali, il cui sostegno rende questo evento davvero eccezionale.”
“È un piacere condividere questi vini eccezionali con collezionisti di tutto il mondo - ha affermato Célian Ravel d’Estienne, responsabile vendite delle aste di vino di Sotheby’s France - l’entusiasmo e l’apprezzamento della comunità internazionale del vino attestano non solo la qualità dei vini, ma anche il fascino duraturo dei migliori vini di Borgogna”.
Il record di sempre in termini di ricavi per l’asta degli Hospices de Beaune resta quello del 2022 con 28,9 milioni di euro raccolti - e quando la “Pièce des Présidents”, allora una botte di Corton Grand Cru, fu battuta per ben 810.000 euro - seguita dall’edizione 2023 con 23,3 milioni di euro.
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