I Custodi delle Vigne dell’Etna è una delle realtà più interessanti dello ormai affollato scenario enoico etneo. L’azienda, che fa parte de “I Vigneri” - consorzio di vignaioli guidato dall’enologo Salvo Foti, protagonista assoluta della rinascita enologica del Vulcano - si trova a Castiglione di Sicilia, sul versante nord dell’Etna e conta su circa 20 ettari a vigneto, dove crescono le classiche varietà dell’areale: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Alicante, con presenza anche di ceppi centenari allevati alberello, per una produzione complessiva di 90.000 bottiglie. La cantina è guidata da Mario Paoluzi, che gestisce i vigneti aziendali ubicati a un’altitudine che varia dai 600 ai 750 metri sul livello del mare in Contrada Moganazzi, Contrada Feudo di Mezzo e in Contrada Puntalazzo, sul versante est dell’Etna. La conduzione agronomica è improntata al massimo rispetto dell’ambiente, e l’uso di prodotti chimici è del tutto assente. Anche in cantina le lavorazioni sono essenziali a partire dalle fermentazioni innescate solo da lieviti indigeni. L’Etna Bianco Superiore Imbris 2021, maturato in acciaio per 18 mesi, profuma di erbe aromatiche, miele, agrumi, fiori di ginestra, zagara e sambuco, mandorla, anice e pietra focaia. In bocca il sorso è decisamente sapido e fragrante, dallo sviluppo continuo e dal finale arioso e ancora molto saporito con rimandi di nuovo balsamici.
(fp)
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