Il Barone Rotondo 2020 celebra i 100 anni di Paternoster, azienda di Barile (Potenza) che porta il nome di una famiglia che ha creduto nell’Aglianico del Vulture quando nessuno lo faceva. Un secolo di storia e di vigneti sulle colate laviche del Vulture, in Basilicata, che ha trovato un’altra famiglia per proseguire il suo percorso: Tommasi Family Estates, azienda iconica della Valpolicella. Il nuovo vino - da uve dei vigneti storici a 600 metri d’altitudine accanto alla Villa del Barone Rotondo da cui prende il nome - è l’inizio di un nuovo progetto che prende origine dal recupero conservativo della Neviera scavata nella roccia vulcanica, datata intorno al 1476, che accoglie le bottiglie e i visitatori. Lavoro a quattro mani degli enologi Giancarlo Tommasi e Fabio Mecca, pronipote del fondatore Anselmo Paternoster, è l’evoluzione contemporanea del “Rotondo” - il Superiore Docg in commercio dal 1996, primo vino Paternoster affinato in legni piccoli. Il Barone Rotondo 2020, invece, è stato affinato per 24 mesi in tonneau, 12 in acciaio e altrettanti in bottiglia per ingentilire la ricchezza tannica del vitigno senza velarne l’identità. Il Superiore Docg Barone Rotondo 2020 merita un’attesa piena di aspettativa perché la sua forza esplosiva - rosso rubino, al naso frutti rossi e boisé e al sorso marasca matura e struttura tannica importante - si cheti nelle vibrazioni eleganti che preannuncia.
(Clementina Palese)
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