Essere Ministri del vino, nel senso di “essere al suo servizio”, limitandosi a controllarlo e assecondarlo lungo il suo percorso di formazione. Generare reddito, cioè un “flusso di ricchezza durante un periodo di tempo”, che comprende quella intellettuale, culturale, relazionale, essenziali quanto il benessere economico. Praticare ma anche credere nella quarta dimensione, quella immateriale fatta di energie che influiscono nei gesti con cui ci prendiamo cura di noi stessi e del nostro contesto. Con questi punti fermi Marinella Camerani ha costruito un arazzo fatto di viti, olivi, ciliegi, orti, boschi, animali e piante selvatici, galline, maiali e mucche. Un’azienda che ha costruito insieme alla figlia Federica, formando Corte Sant’Alda, Adalia e Poderecastagne. Adalia si è aggiunta nel 2009: sul versante ovest della Val Mezzane dai 4 ettari di vigna a pergola tradizionale ottengono vini più semplici, facili e giovani sempre lungo un percorso di vinificazione tradizionale, fatta di legno e cemento, fermentazioni spontanee e pazienza. Oggi, dedicati a parole Cimbre della Lessinia, ci sono il Soave Singan, il Valpolicella Laute, il Ripasso Valt, il Recioto Roasan e l’Amarone Ruvaln, che nella versione 2019 profuma di fiori appassiti, spezie gentili e note mentolate. Scuro e calmo al naso, ma vivo e ispido in bocca, dove la freschezza balsamica e la dolcezza fruttata si allungano sapidi e aderenti nel sorso persistente.
(ns)
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